Nord e Sud - anno XVIII - n. 139 - luglio 1971

Giuseppe Ciranna proletariato rurale, partecipi a volta a volta dell'una e dell'altro; ma, fra tanta varietà di elementi e di aspirazioni, non è difficile scorgere alcuni interessi comuni a tutti gli imprenditori contadini, qualunque sia il rapporto con la terra, e indipendentemente dalle rivendicazioni particolari (dei mezzadri, ad esempio, e, in genere, di coloro che sono legati a un contratto agrario). Sono gli stessi interessi che attengono direttamente alla economia dell'azienda: quelli, classici, dei rapporti col fisco, dei carichi tributari, del credito agrario, ecc.; altri che la crisi dell'economia agricola, l'accentuato interventismo statale e la politica di ammasso e di sostegno dei prezzi ha messo in evidenza. Bisogna dare atto al gruppo « bonomiano » di aver intravisto come, facendo leva su questi interessi, si potesse costituire l'unità dei ceti contadini non subordinati, che altrimenti a,,rebbero disperso la loro forza in organismi sostenitori di rivendicazioni particolari, o sarebbero rimasti fuori dalla vita sindacale; perciò l'organizzazione precisò subito il suo carattere di « fronte » degli interessi agricoli dei piccoli contadini ·« autonomi », differenzia11dosi pertanto dalle stesse tradizioni del sindacalismo « bianco ». Né si deve inoltre dimenticare che già allora si accentuava quella intrinseca debolezza (o se più piace, quella crisi) della economia agricola in una società, come quella italiana, in via di ammodernamento, che sarebbe venuta maggiormente in luce negli a11ni seguenti. Si manifestava quindi la necessità per i ceti agricoli di trovare un equilibrio e una difesa dei loro magri redditi negli interventi dello Stato. Si aggiunga che il ri11novato clima democratico rivelava l'aspirazione di tutti i ceti rurali a fruire di quelle forme assistenziali, assicurative, previdenziali che lo Stato moderno assicura ai lavoratori;. e questa era una rivendicazio11e comu11e a tutti i coltivatori diretti, proprietari e non proprietari. Da queste sommarie indicazioni possiamo intendere meglio il disegno che presiedeva alla costituzione del nuovo organismo: il quale intendeva, facendo leva sugli interessi comuni, diffondere una coscienza di categoria in ceti tradizionalmente disgregati, farli agir.e come forza sindacale corporativa che preme sullo Stato per ottenere delle provvidenze in cambio dell'appoggio politico che elargisce alla maggioranza di governo. In sostanza, si trattava di far partecipare in parte i piccoli contadini imprenditori ai vantaggi della politica di ammasso e di sostegno dei prezzi, ai contributi e alle facilitazioni statali che, sotto la spinta dei grossi i11teressi agrari, veniva. da tempo elargendo la politica agraria italiana; e si 90 Bibiiotecaginobi.anco

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