Nord e Sud - anno XVIII - n. 139 - luglio 1971

... Giuseppe Ciranna proprietario, conduttore dell'azienda familiare di modeste proporzioni, ritenuta fondamento insostituibile di un ordine sociale perfetto 6 ; senonché, pur dopo che le associazioni tra i piccoli produttori e le istituzioni economiche « bianche » realizzarono le prime forme di collegamento, dapprima entro l'Unione economico-sociale dei cattolici italiani, e in seguito, durante la prima guerra .mondiale, entro alcuni organismi nazionali (la. Federazione dei piccoli proprietari, la Federazione dei mezzadri e piccoli affittuari, la Federazione dei lavoratori agricoli), l'unità della categoria fu scarsamente sentita, e distinte nei metodi e nei fini rimasero le varie federazioni, come distinti erano gli interessi dei rispettivi aderenti. Il pri1no dopoguerra tuttavia fece registrare una notevole attività dei cattolici nelle campagne; specie dopo che, con la nascita del Partito popolare, venne fatta valere in sede politica l'esigenza della diffusione massima della proprietà contadina e si cominciò a considerare la condizione dei piccoli proprietari, dei mezzadri e ci.egli affittuari, come bisognevole di assistenza. Dopo la caduta del fascismo sono ancora i cattolici che si mostrano più solleciti delle condizioni e degli interessi dei piccoli proprietari e in genere dei lavoratori agricoli non subordinati; nasce così la Federazione (poi divenuta Confederazione) dei Coltivatori Diretti per iniziativa di un gruppo di sindacalisti che si raccoglie intorno a Paolo Bonomi. Essa, come abbiamo già sottolineato, costituisce il primo tentativo di raggruppare, in un organismo autonomo, tutti i coltivatori diretti, sia proprietari che mezzadri ed affittuari 7 • È interessante notare che ]a situazione delle campagne e la configurazione dei ceti agricoli, quali si presentavano in questo secondo dopoguerra che ha visto nascere la nuova organizzazione, erano ben diverse da quelle di 35-40 anni addietro. Senza addentrarci in un esame del processo evolutivo dell'agricoltura e della popolazione rurale in Italia, si impongono qui alcune osservazioni 6 Si pensi al risalto che le encicliche pontificie, a cominciare dalla Rerum Novarum, danno all'indirizzo del piccolo-proprietario, che non era senza precedenti, come ha rilevato il Preti, nella storia della Chiesa. Sull'attività dei cattolici nelle campagne, sia nel can1po della cooperazione che in quello delle associazioni professionali, rimandiamo al citato volume del Preti. 7 Giova ricordare tuttavia che una Federazione Nazionale Fascista Proprietari e A.ffittuari Coltivatori Diretti era stata istituita con deliberazione del Comitato Corporativo Centrale il 9 aprile 1934, nel quadro della Confederazione fascista degli agricoltori. Detta Federazione, benché godesse di « autonomia», definiva già i limiti della categoria come ·verranno poi fissati dall'Organizzazione « bonomiana ». Si veda in proposito la relazione del suo segretario dr. Attilio Cervi, al I Consiglio nazionale della Federazione fascista Coltivatori Diretti, in data 29 aprile 1936. 88 Bibii-otecaginobianco

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