Un « griLppo di pressio11e »: la Coldiretti esigenze dei corpi sociali che direttame11te li esprimono si sia accresciuto al punto da influire, a volte in ma11iera decisiva, sulle scelte e sugli indirizzi del personale politico. Con ciò non si vuol 11egare che la mediazione politica del partito, nello schieramento cattolico, non risulti ancora prevalente, proprio mercé quel rafforzamento dell'apparato che è conseguenza del nuovo corso politicoorganizzativo impresso dalla leadership del gruppo fanfaniano. Ma è evidente che, tanto nella elaborazione della piattaforma programmatica, quanto nella scelta delle candidature, diventa sempre più alto il prezzo che il corpo politico democristiano, tutto teso a consolidarsi al potere, è costretto a pagare, in compromessi e concessioni, ai movimenti fiancheggiatori. Dalle ultime vicende si può desumere la volontà delle ristrette oligarchie che organizzano i gruppi di interessi di contendere ai quadri politici, all'apparato, nell'ambito dello schieramento della maggioranza, una più cospicua rappresentanza sul piano del governo del paese (come nel Parlamento e nelle amministrazioni locali) e su quello della formazione degli organismi dirigenti del partito stesso. Questa tendenza aveva avuto già modo di manifestarsi nel corso della Legislatura che sta per scadere; oggi essa cresce in proporzione diretta al rafforzarsi dei gruppi anzidetti, e al loro istituzionalizzarsi nella vita sociale ed economica del paese, per tanti versi di tipo corporativo; il che rende più che mai attuale in Italia il discorso sul fenomeno dei gruppi di pressione 1 , e dei loro rapporti con i quadri politici, con gli organi di governo e con le rappresentanze parlamentari, nonché sul carattere che vanno assumendo nella particolare situazione italiana, la quale ha analogie, ma anche differenze assai notevoli, con quella degli altri paesi dove i pressure _groups hanno tradizione, cittadinanza democratica e perfino, in qualche caso, figura giuridica. Sotto questo aspetto ci sembra che il dato di maggiore interesse offerto dall'analisi del comportamento dei gruppi di pressione in Italia sia da riscontrare nella tendenza, da parte di alcuni di essi che gravitano nell'orbita della maggioranza democri-. stiana, ad accentuare la propria fisionomia politica, a costituirsi quasi come centri politici autonomi. E ciò non soltanto per i legami che vincolano gli aderenti alle loro dirigenze, per l'obbligo 1 Sull'argomento Nord e Sud ha pubblicato una nota di VITTORIO DE CAPRARIIS ( Sui gruppi di pressione, n .. 25, Dicembre 1956), e un'altra di GIUSEPPE D'EUFEMIA (Aspetti giuridici dei gruppi di pressione, n. 27). La rivista Occidente ha trattato della fenomenologia dei gruppi di pressione nel n. 2, _del 1956, con scritti di DE MARCHI, HUNT e MACKENZIE. 85 Bibiiotecaginobianco
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