Nord e Sud - anno XVIII - n. 139 - luglio 1971

La Sicilia di Bra11cati lo si paragoni, da un lato, col prototipo secolare dell'amatore siciliano ad uso dei creduli « polentoni » e degli attoniti turisti; e, dall'altro, lo si confronti con certe immagini della narrativa ottocentesca, di cui Brancati avvea senza dubbio profonda nozione. Si ponga, ad esempio, Giovanni Percolla, protagonista del racconto brancatiano, accanto a quel Pietro Brusio che ama e spasima in un romanzo giovanile del Verga, La peccatrice. La vita esterna dei dt1e sembra essere la medesima: analoghe le ansie amorose, le attese notturne nelle strade della natìa Catania sotto la luna, con lo sguardo fisso ai vetri di un balcone sulle tracce di un'ombra femminile che appare e scompare, e di cui si interpreta con illusione o con disperazio.ne - secondo l'umore - ogni movenza intravista. Ma su queste derivazioni (o su queste vaghe ed inconscie suggestioni mnemoniche) che gli erano offerte dal costume o dalla letteratura, Brancati lavora·va di umorismo, godendo a sostituire il grottesco al mitologico, a minimizzare, a « diseroizzare ». I suoi « amorosi » siciliani - lo scrive egli stesso 3 - « sono molto sensibili alla bellezza fe1nn1inile », 1na non sono più « come i loro padri e i loro nonni, disposti ad implicare i11questa faccenda la loro vita e la loro tranquillità»; non vogliono « correre il pericolo di uccidersi per amore o di uccidere per gelosia ». Pietro Brusio di Verga può ritenersi il prototipo di an1ante catanese della prima maniera: una « figura energica e maschia», t1n bel giovane romantico della « belle époque », che fì11ì annientato in una vicenda di « a1nore e morte »; il don Giovanni di Brancati è invece il siculo pigro e doncl1isciottesco, « il serio, il buono, il rispettabile Giovanni », di cui nessuno avrebbe n1ai sospettato che la testa fosse, com'era, « piena della parola doru1a ». Su questo antieroe moderno e borghese, che non aveva mai visto « le ore del pomeriggio perché le aveva dormite » ( ed era adagiato e blandito, ir1 questi placidi abbandoni pom.eridiani - sua predominante attività casali11ga - dalle cure unanimi e dal passo felpato di tre sorelle nubili, docili e squallide), si è dunque abbattuta questa ossessione psicologica, qt1esto morbo isolano dal quale unicamente nasce il suo risalto umoristico: la donna. Il pirandelliano « se11timento del contrario » si ·impossessa allora dell'antieroe brancatiano: pur avendo sortito dalla natura o dal caso il ruolo del s~duttore, << Giovanni Percolla ·a trentasei anni non aveva baciato una signorina per be11~ »: « se la sua esperienza del piacere 3 Gli anni perduti, III ediz. (Milano, Bompiani, 1946) p. 33. · 75 Bibiiotecaginobianco

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