De Sanctis, « precursore » conteso getto trasformato nel cervello ... Ciò che oggi doma11da il critico ed il pubblico, è questo solo: ci è in questo lavoro d'arte quella tale immagine, uscita da un'impressione vera e viva nel cervello? Ci è nel cervello dell'artista luce, calore, quella forza allegra che produce e che si chiama genialità? ... » 19 • Si è di proposito preferito far riferimento solo agli ultimi lavori del De Sanctis, perché balzasse fuori con più evidenza quanto mitica è questa famosa conversione al realismo. E si deve aggiungere che una ricostruzione del pensiero desanctisiano articolata in due o tre o più fasi, ben precise e distinte e che si sviluppano l'una dal1' altra, ha solo l'apparenza di un'ordinata comprensione storica, ma nella sostanza è antistorica, poiché non coglie il vero ritmo del pensiero del grande critico, che è piuttosto quello di un continuo provare e riprovare le idee nelle analisi particolari, e quindi un arricchire di determinazioni le idee stesse, che non u11 mutarle più o meno radicalmente. E ci sembra che vedesse giusta111ente il Croce nell'osservare che nel suo maestro non v'era stato un « mutamento sostanziale », ancorché talvolta il De Sanctis poté pensare che vi fosse stato 20 • Perfino quella che si suol chiamare la « crisi del gL1storomantico » non pare che si possa accettare letteralmente: perché è ben vero che egli si staccò dalla dottrina prevalente del romanticismo, ma è altresì vero che serbò sempre certi moduli della critica e q11asi si direbbe dell'anima romantica, i quali non restano estranei, ma si mostrano consustanziali alla sua personalità. E può esserne prova abbastanza illuminante non solo la continua ricerca delle situazioni drammatiche, dei movimenti immediati della passione, che s'incontra nel Saggio sul Petrarca (dove l'ha 11otata pertinentemente il Sa pegno) 21 , ma anche il ricorso alle formule dell'« urto», del «dramma», della «collisione», su cui s'imperniano moltissimi giudizi delle assai più tarde lezioni sulla letteratura italiana del secolo decimonono 22 • E finalmente, cos'è mai questo realismo desanctisiano di cui tanto si parla oggi e che appare appunto una sorta di incunabolo dottrinario di una nuova e più vera poetica? Cos'è questo realismo 19 Il darwinismo nell'arte (1883), in Saggi Critici cit., III, p. 319. 20 B. CROCE: De Sanctis e lo hegelisnzo, in Saggio sullo Hegel cit., pp. 374-75. 21 Saggio sz.ll Petrarca, p. XIX; l'introduzione del Sapegno è veramente eccellente per il suo equilibrio: confesso, tuttavia, di non essere riuscito ad intendere cosa voglia dir la formula che vi ricori1e una volta del « concetto della poesia come forma vivente» e cioè della « poetica realistica», che non è ragionato in nessuna parte dell'introduzione stessa. 22 Cfr. ad esempio La scuola cattolico-liberale cit.~ pp. 49 e 318. 55 Bibiiotecag i nobianco
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