Nord e Sud - anno XVIII - n. 139 - luglio 1971

Guido Dorso e « L'Azione » la Repubblica e per il meridionalismo. Non accettò di fare l'indipendente, né in lista socialista, né in lista comunista, nonostante i molti inviti e le molte pressioni. Guido Dorso aveva qualche debolezza, ma di orgoglio, non di vanità. Si presentò in due circoscrizioni, alla testa della lista del « Gallo », con Rossi Doria, Cifarelli, Vinciguerra, Calace, Carlo Levi ed altri, a condurre la campagna sotto lo slogan: « I cafoni sono repubblicani, dunque la repubblica è fatta; chi non ci crede, si addormenti; lo sveglieremo il 2 giugno e glielo faremo vedere ». Dorso 110n fu sorpreso quando gli fu detto che aveva raccolto 31 mila voti. Tornò ad Avellino a scrivere. E scrisse, in quei mesi, cose eccellenti; e, quando andavo a trovarlo, era sempre lieto di piantare in asso i clienti nel suo studio legale, per venirsene a passeggiare sul Corso, e spiegarmi perché la situazione italiana si andava « cristallizzando »; perché i comunisti costituivano un pericolo limitato, dato che non sarebbero mai riusciti a vincere; perché il solo sbloccamento della situazione poteva venire da una nuova politica economica americana. La sera della Madonna del Carmine andai a trovarlo a casa, perché provava disagio ad uscire quando le strade erano affollate di gente chiassosa. Alla fine ci lasciammo con una certa amarezza. Era veramente tornato « silenzioso e selvatico nella verde conca dell'acrocoro irpino », aveva ricominciato a studiare il suo « Mezzogiorno, paese misterioso e solenne, popolato dalla gente piì.1 buona, più sobria, più infelice d'Italia », sentiva riprendere il coro di quelle che una volta aveva definito « le vane ed impotenti recriminazioni dei lunghi e misteriosi anni a venire ». E fu l'ultima volta che lo vidi. Quando tornai ad Avellino, la volta successiva, nel marzo del '47, Emilio Sereni, commemorandolo al Teatro Giordano, cercava poveramente di persuadere gli amici e i discepoli di Guido Dorso che l'ora era matura per iscriversi al Partito Comunista, depositario e continuatore del pensiero e dell'azione dell'autore di Rivoluzione Meridionale. P~NATO GIORDANO (febbraio 1955) 47 Bibiiotecaginobianco

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