Nord e Sud - anno XVIII - n. 139 - luglio 1971

I Mezzo giorno nell'Occidente evidentemente Foa non vorrà concludere che, per evitare tali danni, l'Italia meridionale non avrebbe dovuto unirsi all'Italia settentrionale! Molte considerazioni della Commissione economica riguardano l'impossibilità di correggere gli squilibri fra zone altamente sviluppate e zone sottosviluppate in base alla semplice economia di mercato, e queste considerazioni sono troppo ovvie e troppo legate al riesame critico che i teorici della democrazia moderna hanno fatto di vecchi schemi e di vecchie dottrine, perché valga la pena per il' Foa di citarle e per noi di discuterle. Il rapporto è pieno di rilievi del genere e rappresenta un utile strumento di studio per chi voglia condurre una politica di lotta contro la depressione delle aree sottosviluppate. Ma il Foa non si arrende per questo. E, a sostegno di una tesi, che più arbitraria e malfondata non potrebbe essere, cita infine l'affermazione della Commissione secondo cui una politica per le aree depresse trova un limite nella capacità di importazione. I più convinti meridionalisti di parte democratica sapevano ciò e hanno voluto una politica di liberalizzazione degli scambi proprio per una preoccupazione del genere. È ovvio, d'altra parte, che la capacità di importazione viene estesa non solo da una politica di liberalizzazione degli scambi, ma da una maggiore esportazione. È banale, tuttavia, servirsi di questo argomento per riprodurre il consueto problema degli scambi fra est e ovest. L'i11cremento degli scambi fra est ed ovest è un elemento del problema, e io non voglio affatto trascurarne l'importanza; ma è un elemento secondario. L'incremento principale al quale bisogna badare, è l'incremento degli scambi fra zone sottosviluppate e zone altamente sviluppate: l'incremento, cioè, nell'ambito dell'Europa occidentale. È questa elementare constatazione che porta la Commissione a comparare il problema dell'Europa meridionale rispetto all'E11ropa occidentale al problema del Mezzogiorno d'Italia rispetto al Nord. Nel rapporto, l'Europa orientale è considerata, nel complesso, area sottosviluppata. E le integrazioni non si fanno fra due aree sottosviluppate, ciò che avrebbe risultati assai modesti, ma si fanno tra un'area sottosyiluppata ed un'area di alto sviluppo; ciò che si attua nel caso di rapporto tra Mezzogiorno ed Europa occidentale, tra Europa meridionale ed Europa occidentale. Ho citato il lungo articolo di Foa perché esso è impressionante testimonianza dell'artificio col quale è affrontato, dal Partito comunista e dagli intellettuali alleati, il problema del Mezzogiorno 15 Bibiiotecaginobianco

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