Nord e Sud - anno XVIII - n. 139 - luglio 1971

Rosellina Balbi Questa è la tesi, evidentemente, della sinistra marxista che respinge la leadership ideologica dell'Unione Sovietica, accusando i dirigenti di Mosca di avere tradito la Rivoluzione di ottobre. Certo, è impossibile ricondurre alla volontà del solo Stalin il risorgere dell'antisemitismo nell'URSS; altrimenti, dopo la sua morte, le autorità avrebbero dovuto fare ciò che avevano fatto negli anni venti, quando ogni manifestazione di antisemitismo veniva fermamente repressa e si pubblicava ampio materiale i11formativo per chiarire il carattere « reazionario » dell'antisemitismo stesso. Non soltanto questo rion è stato fatto; ma, peggio ancora, dalla nuova incisione dei discorsi di Lenin è stato escluso il discorso sull'antisemitismo. Per quanto poi riguarda i cosiddetti « delitti economici », non è certo un caso se, a chi legge « le i11terminabili diatribe sulla sete dell'oro, sullo sfruttamento degli ingenui, sulla corruzione morale, ecc., pare di avere nelle mani una copia degli articoli pubblicati sulla ' Novoie Vremia' e sul ' Kievlanin ', usciti dalla penna di Schmakov o di Menscicov, i pubblicisti antisemiti cacciatori di scandali del periodo che precedette la rivoluzione. È vero che negli scritti di questi ultimi si diceva esplicitamente che i criminali erano ebrei, me11tre ora ci si accontenta della risonanza ebraica del nome, ma il suono del nome è be11 sufficiente per rinfrancare l'antisemita nelle sue convinzioni, soprattutto quando si tenga presente che la figura stereotipata dell'ebreo pronto a commettere delitti per denaro, dell'ebreo assetato d'oro, dell'ebreo pronto ad infrangere ogni legge, è ben nota al lettore sovietico, no11 solo dalla letteratura ' antireligiosa ' di tipo Holbach 7 , ma dalla letteratura russa, ed ancora più ucraina, nelle sL1evarie forme » 8 • Senza contare la campagna contro lo Stato di Israele, condotta all'insegna del dollaro americano che muoverebbe i fili della politica di Tel Aviv (dimenticando, tra l'altro, che fu- . . rono proprio gli americani - con i testa i grandi finanzieri del petrolio - a bloccare, nel 1956, la spedizione di Suez). Tuttavia, mi sembra che la spiegazione di Weinstock - la qt1ale, ripeto, riassume più o meno le posizioni della sinistra marxista « autonoma » da Mosca, nei confronti del problema che qui trattiamo - non spieghi, tutto sommato, gran che. Certo, la persistenza dell'antisemitismo è una prova delle degenerazioni burocratiche e sciovinistiche del regime sovietico. Ma, a mio parere, 7 Nel 1962 fu pubblicata in URSS la traduzione del libro Tableau des Saints del francese Holbach, che definisce gli ebrei come « nemici del genere umano ». 8 SAMUEL ETTINGER, Eredità antisemita in Russia e sua influenza nei tempi, in Gli Ebrei nell'URSS, cit. 126 BibJiotecaginoQianco

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