Nord e Sud - anno XVIII - n. 139 - luglio 1971

,I Davide nel reame di Marx l'amministrazione, nella diplomazia, nel commercio interno ed estero [ ...]. Essi tra l'altro erano facilmente identificabili, in quanto i documenti ufficiali continuavano e continuano tuttora a indicare la loro 'nazionalità ebraica'. Un'altra causa della recrudescenza dell'antisemitismo popolare sotto Stalin può essere ir1dividuata nella politica di russificazione condotta dal georgiano e completamente contraria ai principi iniziali della rivoluzione. Essa ha prodotto nella maggioranza delle repubbliche federate un accanito sentimento nazionale e culto delle tradizioni. Ora, la maggior parte degli ebrei che vivevano sul territorio di queste repubbliche [ ...] nella misura stessa, in cui si integravano nella vita so,rietica si sentivano cittadini russi [ ...], piuttosto che ucrai11i, bielorussi o uzbecl1i. Gli ebrei erano dunque detestati sotto tre punti di vista: in quanto ebrei, in quanto russi e in quanto rappresentanti della ' nuova classe diri- , . . gente sov1et1ca ». Questo, per quanto riguarda l'antisemitismo popolare: che ancora una volta, dunque, costituisce la copertura, cosciente o incosciente, di un antagonismo di ben diversa natura. Le nuove condizioni sociali hanno consentito in Russia l'evoluzione di larghe masse, le quali hanno premuto e premono per essere inserite nell'amministrazione, e, più generalmente, nei settori di maggior prestigio sociale e di più alto livello economico. Così il governo sovietico -· anche per riaffermare il carattere proletario del regime - ha favorito, in questi settori, una sia pure tacita discriminazione nei confronti degli ebrei (cl1e di solito sono intellettuali da più generazioni); si tenga presente che gli ebrei hanno l'obbligo di qualificarsi come tali non solamente sul passaporto, ma anche su tutti i formulari delle domande d'impiego. Nel 1956, in occasione della visita di una delegazione socialista francese a Mosca, venne abbordato l'argomento dell'antisemitismo. Le dichiarazioni dei dirigenti sovietici furono, in proposito, abbastanza significative. Krusciov, per esempio, dichiarò: « Sì, è vero, da noi c'è ancora dell'antisemitismo, tenace retaggio di u11passato reazionario. Del resto la situazione degli ebrei in un contesto sociale e i loro rapporti con gli altri popoli hanno sempre costi~ tuito un grosso problema per tutti. Nei primi anni della Rivoluzione erano molti gli ebrei che rivestivano cariche importanti alla direzione del Partito e dello Stato. Si può dire che fossero più preparati e più rivoluzionari .della media dei russi. Poi si sono costituiti nuovi quadri. Se al giorno d'oggi gli ebrei volessero di nuovo occupare posti importanti nelle nostr~ repubbliche, sarebbero 119 Bibliotecaginobianco

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