Rosellina Balbi posta dal capitalismo moderno (il qual~, distruggendo la società feudale, ha distrutto la funzione economica degli ebrei come popoloclasse ), così la sua soluzione è legata al crollo del capitalismo e all'avvento della società socialista: « il destino tragico del Giudaismo non fa altro che riflettere, con singolare precisione, la situazione di tutta l'umanità [ ...]. La più grande esplosione sociale che il mondo abbia mai conosciuto sta finalmente preparando la liberazione dei paria più perseguitati del nostro pianeta. Quando il popolo delle fabbriche e dei campi si sarà finalmente liberato dal giogo del capitalismo, quando di fronte all'umanità liberata si aprirà un futuro di sviluppi illimitati, le masse ebree potranno dare un contributo tutt'altro che trascurabile alla costruzione del nuovo mondo ». Perché ho voluto riportare - sia, pure, necessariamente, per sommi capi - l'analisi di Léon, ossia una interpretazione marxista della questione ebraica? Non per esprimere un giudizio di valore - che esulerebbe comunque dal tema di questo articolo - sulla tesi che ravvisa le cause prime dell'antisemitismo in fenomeni di natura economica, anziché nell'odio di rel_igione (dal quale avrebbero poi tratto origine i fenomeni economici). Se mi è parso opport1ino rifarmi ad una analisi marxista, è perché i « nuovi » antisemiti sono, o dicor10 di essere, marxisti, ed è abbastanza significativo che i11 campo marxista si manifesti attualmente una 110n so quale riluttanza ad approfondire il tema dell'antisemitismo, forse proprio perché - come dim.ostra lo studio di Léon - l'analisi marxista di questo fenome110 porta alla conclusione che l'esistenza dell'antisemitisnio è indice, oggettivamente, di una situazione di non-socialis1110. Come mi propongo di chiarire, inoltre, almeno una delle componenti del « nuovo » antisemitismo sovietico è sostanzialmente analoga a quella che Léon mette in luce nella sua analisi del « vecchio » antisemitismo tradizionale. Nelle pagine che seguono, mi rifarò largamente ad una illumina11te opera di Fra11çois Fejto, intitolata, per l'appunto, Gli ebrei e l'antisemitismo nei paesi comunisti 2 • Fejto ricorda che verso il 1929 « la Russia si impegnò in una forsennata corsa all'industrializzazione, in un clima di povertà e di diseguaglianze sociali, dove le funzioni dirigenziali davano diritto a privilegi materiali. Ciò causò una recrudescenza dei sentimenti antisemiti popolari, poiché gli ebrei che avevano, al momento della rivoluzione, costituito una delle entità sociali più evolute e più colte di R11ssia, erano massicciamente presenti nell'apparato del Partito comunista come nel2 FRANço1sFEJTO, Gli ebrei e l'antisemitismo nei paesi comunisti, Sugar 1962. 118 Bibiiotecaginooianco
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