Davide nel reanie di Marx mina in essa una selvaggia ondata di antisemitismo: perseguitando gli ebrei, le classi medie perseguitano dei concorrenti pericolosi in settori dell'economia terribilmente affollati. Di qui le migrazioni ebraiche di massa nei paesi dell'Europa Centrale e Occidentale; e di qui l'emergere dell'antisemitismo anche tra la piccola borghesia di questi paesi. Il grande capitale, poi, strumentalizzerà questa ostilità verso gli ebrei per incanalare verso falsi obbiettivi il disagio economico delle masse. D'altra parte, prosegue Léon, poiché la piccola borghesia, che pure è una classe capitalistica in miniatura, e al tempo stesso anticapitalista ( « vuole distruggere l'aspetto cattivo del capitalismo, vale a dire le tendenze che la rovinano, preservandone l'aspetto buono, che le permette di vivere ed arricchirsi » ), essa si lascia facil1nente convincere che il capitalismo cattivo sia quello ebraico (il capitalismo « parassitario e non produttivo » ). E poco importa se il capitalismo « parassitario » ebraico non esiste più, essendo stato travolto dal capitalìsmo moderno: « è solo questione di risvegliare e di rendere attuale, per mezzo di una propaganda ben orchestrata, l'immagine dell'ebreo usuraio » ). Così, sulla base della equazione « ebraismo == capitalismo », si cerca di lusingare il proletariato; così può avvenire che il nazismo si presenti e venga accolto come movimento « socialista»; così può avvenire che la mitologia razzista riesca a catturare larghi strati popolari. Léon, che - non dimentichiamolo - scrive nel 1942, conclude il proprio saggio analizzando il fenomeno sionista: che nacque, egli dice, in seguito all'orrore suscitato dai pogroms del 1882 e du-- rante il tumulto causato dall'affare Dreyfus: e nacque « come reazione della piccola borghesia ebrea ... duramente colpita dall'ondata crescente di antisemitismo, sbattuta da un paese all'altro, in cerca di una Terra Promessa in cui trovare riparo ». È dunque l'antisemitismo moderno, osserva Léon, « che esercita la funzione di migliore agitatore a favore del sionismo ». Ma il sionismo, egli scrive, non è in grado di risolvere la questione ebraica. « La guerra imperialista ed il trionfo dell'hitlerismo in Europa costituiscono disastri. senza precedenti per il Giudaismo, eh~ viene a trovarsi faccia a faccia con la minaccia di estinzione totale. Cosa può fare il sionismo per impedire tale disastro? Non è ovvio <::hela soluzione della questione ebraica dipende pochissimo dal destino futuro di Tel Aviv e moltissimo dal regime che sarà instaurato domani in Europa e nel mondo? ». Léon dunque sostiene che, come la questione ebraica è stata 117 Bibiiotecag inobianco
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