Nord e Sud - anno XVIII - n. 139 - luglio 1971

Giuseppe Ciranna La Confederazione dei Coltivatori D:iretti, come molti altri « gruppi di pressione » che agisco110 nel quadro del nostro sistema democratico, pone con la sua azione una serie di problemi che andrebbero meditati ed affrontati per un pi11 corretto funzionamento delle istituzioni e del regime rappresentativo. È una constatazione facile e quasi ovvia, per chi segue le vicende politiche italiane, che - di fronte ad organismi come la « bonomiana », i quali sono riusciti ad incanalare vaste masse in una rigida e compatta organizzazione e a concentrare nelle proprie mani un grande potere economico-politico - la capacità di resistenza degli organi di governo e dell'apparato statale ne esce esautorata. Possiamo ricordare, per sottolineare l'urgenza di questo problema, perfino il caso di un Prefetto (il dr. Albrescia, di Potenza), che, raccogliendo le segnalazioni della polizia, si affrettò - nel periodo delle elezioni per le Casse Mutue - ad avvertire allarmato, per lettera, la Coltivatori Diretti del tentativo di alcuni contadini di dar vita ad un'associazione autonoma. Ma la pressione della Coltivatori Diretti sullo Stato italiano, in vista dei propri fini particolari non è soltanto diretta, bensì anche, e più pericolosamente i11diretta, nella misura in cui essa si esplica dll'interno dello schieramento democristiano. Per la via del condizionamento del partito di maggioranza, asse di ogni formazione governativa nel futuro prevedibile della vita politica italiana, la Confederazione « bonomiana » è in grado, infatti, di perseguire sempre più efficacemente la realizzazione dei suoi particolari interessi; e non si hanno, purtroppo, indizi che la direzione del partito democristiano abbia un'esatta sensazione di quanto poco i suoi interessi e la sua natura di organo ispiratore dell'azione governativa possano coincidere con gli interessi di ristrette oligarchie corporative, intese a dominare faziosamente interi settori della vita del paese. Abbiamo assistito nelle ultin1e battute di questa fase preelettorale al maturare dell'intesa fra l'on. Fanfani e l'on. Bonomi, stilla base del riconoscimento da parte della segreteria democristiana, del diritto della « bonomiana » alla scelta dei candidati alle elezioni politiche, in cambio dell'appoggio della Coltivatori Diretti ai seguaci della corrente di Iniziativa Democratica. Intesa che - come ha ricordato Corrispondenza Socialista - è stata suggellata dalla presenza, al recente convegno nazionale dei dirigenti della Coltivatori Diretti, dell'on. Fanfani, che vi ha voluto tenere il suo secondo discorso elettorale. Con questa intesa il brain trust bonomiano spera di poter portare alla prossima l~gislatura un gruppo di deputati 110 Bibl.iotecaginob.ianco

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