Giuseppe Ciranna fortuna di un'organizzazione che mostra d~ aver- bene assimilato le nuove tecniche nel campo della 1Jropaganda e pubblicità fra le masse, e che si propone di « perseverare nella sua linea programmatica, di svilupparsi annualmente, per allargare, con sistematica capillarità, la sfera della propria azione ». In questo settore la Confederazione opera su una duplice direttrice: quella della propaganda diretta e l'altra, non meno importante, della propaganda indiretta. Vanno ricordate, quindi, anzitutto, la catena dei periodici e le altre pubblicazioni edite dagli uffici stampa dei vari organismi confederali; si tratta di un insieme di giornali che val la pena di elencare, per avere un'idea meno approssimativa delle proporzio11i raggiunte dalla « bonomiana » anche in q11esto campo. L'organo principale resta se1npre il settimanale ufficiale, Il Coltivatore, ormai al 13° anno di vita e che, arricchito via via di pagine, di mezzi e di servizi, ha raggiunto una tiratura considerevole; distribuito attraverso le Sezioni comu11ali e frazionali (oltre 13.000), e mediante abbonamenti, raggiunge quasi tutti gli organizzati, anche nelle più sperdute frazioni. Da tre anni al settimanale. ufficiale si è affiancato un altro organo, mensile, Il Coltivatore lta• liana, che si pubblica in circa 50 edizioni regionali e provinciali; moltissime Federazioni, dal canto loro, provvedo110 poi alla pubblicazione di fogli quindicinali o mensili, con tirature di molte migliaia di copie ciascuno, in cui non manca mai la pubblicità dei Consorzi Agrari. · Vi sono poi: l'edizione speciale del Coltivatore Italiano dedicata ai piccoli proprietari della Riforma; i quindicinali a rotocalco, Gioventù dei Campi e Donne Rurali; l'opuscolo periodico, il Taccuino, già ricordato; il giornale murale che viene affisso periodicamente in centi11aia di migliaia di copie; un bollettino mensile per dirigenti. Questo tipo di pubblicazioni ha compiti di propaganda e di proselitismo nell'ambiente rurale; e in genere si indirizza a persone che hanno scarse occasioni di lettura e poche possibilità di stabilire confronti; si aggiunga che, nel piano di « conquista » tracciato dal brain trust « bonomiano », figurano adesso quei « residui coltivatori che, attratti dalla propaganda politica, ...sono rimasti indifferenti alle orga11izzazioni socialcomuniste »; a costoro la « bonorr1iana » fa giu11gere 11na pubblicazione specifica, « con metodo e con continuità, che illustra l'azione confederale in difesa della famiglia coltivatrice e rnette in guardia contro la propaganda ingannevole degli attivisti rossi ». 104 Bibljotecaginobianco
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