"" Giuseppe Ciranna asterremo dall'entrare nei dettagli. Diremo soltanto che ciascuno di questi episodi non segna solo il successo e l'ulteriore consolidamento della Confederazione dei Coltivatori Diretti: essi segnano anche altrettante fasi di un processo che investe le stesse caratte- "ristiche dello Stato democratico e la sua capacità di resistenza di fronte alla pressione di gruppi organizzati che tendono a condizionarlo, magari a mortificarlo, nella sostanza se non nella forma. Che gli Enti di Rifor1na fondiaria siano stati tagliati su misura democristiana è un fatto che nessuno più osa contestare, dopo l'esperienza di alcuni anni di applicazione della legge stralcio e delle altre leggi che hanno n1esso in moto il meccanismo degli scorpori e dell'appoderamento; e ci riferiamo, ciò dicendo, non tanto agli obbiettivi, alle fì11alità delle leggi, su cui hanno concordato anche altre forze politicl1e, ma alla scelta del personale e ai sistemi introdotti al fì11e di controllare quella cl1e potrebbe chiamarsi la « riserva » degli assegnatari, considerata un campo aperto alle più diverse esercitazioni demagogiche e politiche del partito di maggioranza. In questa «riserva» l'organizzazione «bonomiana», con la costit11zione della Federazione dei piccoli proprietari della Riforma, ha rivendicato e ottenuto un posto di rilievo, giungendo perfino a far « privatizzare » a favore della organizzazione alcune funzioni che la legge assegna agli Enti, come avrerno modo di osservare in seguito. Il secondo momento, quello della istituzione a norma di legge dell'assistenza malattia obbligatoria ai contadini coltivatori diretti, e della elezione dei consigli direttivi delle casse mutue comunali, è ancora più significativo. Su questa rivista sono già state illustrate le carenze della legge 14 , che, mentre dà l'apparenza di istituire l'autogestione dei contadini, di fatto rapprese·nta uno strumento per l'infeudamento della categoria alla orga11izzazione che riesca a impossessarsi degli organi di gestione delle mutue comunali e provinciali; ed è noto come i « bonomiani », che avevano avuto parte pre, ponderante nella elaborazione e approvazione della legge istitutiva, abbiano approfittato del sistema elettorale introdotto, che non tutela i più elementari diritti delle minoranze, e dei risultati conseg\liti in virtù di quel sistema 15 , per esaltare una vittoria che è po14 Cfr. l'articolo di CARLOTURCO: Dieci milioni di Coltivatori Diretti (Nord e Sud, n. 7, giugno 1955). 15 Le elezioni si sono svolte nella primavera del 1955; fin dalle operazioni preparatorie, la stampa, i partiti e le organizzazioni sindacali non democristiane, denunciarono irregolarità ed abusi, a volte veri e propri soprusi perpetrati ai danni dei coltivatori non « bonomiani ». Si ricorderà che i Commissari Governativi, che avevano il potere di includere o cancellare dalle liste gli elettori, nonché i compo98 Bibiiotecag i nobi.anco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==