Argomenti due grandi complessi a destra e a sinistra del Biferno) e, quindi, provocati da motivi « squisitamente >> ca1npanilistici. Malgrado queste difficoltà non pro•p·riame11te tecniche, il pro 1 gramma della Cas,sa ha dato sino ad ora apprezzabili risultati. Gli interventi interessano l'approvvigionamento idrico di 2517 comuni, per una popolazione totale di oltre quindici milioni. « Il quantitativo di acque assicurato al 31 dicembre 1969, tra le immissioni di nuove risorse e l'ammod·ernamento di vecchi impianti, assonnna ad una portata di circa 42 metri cubi al secondo continui all'anno (di cui 23 metri cubi al secondo di nuove risorse) con uno sviluppo di condotte realizzate di circa 13.000 Km, essendosi così praticamente ·più che raddoppiata, nel sL10co,mplesso, la disponibilità idrica preesistente (pari a circa 19 metri cubi al secondo)» 8 • Le i,potesi di sviluppo del « piano acquedottistico » della Cassa nel suo pri,mo quindicennio hanno contem,plato solo i fabbisog11i « igienici », con l'aggiunta di quelle aliquote di fabbiso·gni in•dus,triali che sono di solito serviti degli acquedotti urbani, e l'alimentazione rurale non diversamente servibile. _Al di là delle disponibilità degli acquedotti urbani, le i11dustrie si procurano o do,vrebbero procurarsi le acque necessarie tramite il ricorso ad un approvvigionamento diretto. Naturalmente, se si considera la modestia delle portate estive dei fiumi e delle sorgenti e la scarsezza di acque sotterranee - peraltro non sempre be11 individuate -, si può facilmente immaginare co·me questo sia un altro ostacolo allo sviluppo d·el Mezzogiorno. Occorre dunque rivedere gli schemi acquedottistici ormai s·uperati ed inserire in essi « soluzio-ni ad uso m.ulti,plo, ·spesso con utilizzi provvisori ad uso industriale di acque il ct1i i1npiego potabile e irriguo è destinato a realizzarsi gradualmente nel tempo; con riserva di soluzioni definitive per l'approvvigionamento jndustriale ». In questo senso·, appunto,, è diretta anche l'azione del Co11siglio Nazionale delle Ricerche che, nel campo dello sfruttamento delle_ risorse naturali, ritiene di fondamentale importanza il problema della « pianificazione di riso-rse idriche a scopi multipli ». Abbiamo già parlato dei consumi domestici. Ma una politica delle· acque no·n può circoscrivere il suo interven.to a questo settore: occorre che la pianificazio·ne o, meglio, la gestione delle risorse abbracci tutta la 8 Cfr. Udienza conoscitiva del Comitato Parlamentare di Studio sul problema delle acque in Italia col prof. Gabriele Pescatore, presidente della Cassa per il Mezzogiorno, il 15 dicembre 1970. Nel volume CAMERADEI DEPUTATI - SEGRETARIATO GENERALE: Le acque. Tutela delle risorse idriche e lotta all'inquinamento, Roma, 1971. 63 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==