Nord e Sud - anno XVIII - n. 138 - giugno 1971

F'rancesco Co,.,npagna porta una degenerazione delle lotte di classe in risse di cate- . gor1e. Si potrebbe anche osservare a questo punto che, se la sintesi politica, compito dei partiti, è condizione della n1ediazione sindacale, compito delle confederazioni, sono i partiti classisti quelli che più difficilmente riescono ad intendere il valore della sintesi politica ed a realizzare questa sintesi: perché sono i partiti classisti quelli che non riescono a disti11gu.ere fra interessi generali, di tutti i cittadjni, interessi della classe lavoratrice, di tutte le categorie dei lavoratori dipendenti, ed interessi di questa o quella categoria di lavoratori. Può darsi, quindi, che l'esigenza di avere una copertura nella sintesi politica, esigenza più o meno avvertita dalle confederazioni, sia soddisfatta più da partiti non classisti che da un partito classista, convinto di avere un legame organico con le confederazioni sindacali, ma che in realtà abbandona queste alle pressioni disordinate delle federazioni; e che quindi il partito di sinistra non classista sia più intelligente i11terprete della classe la- ,,oratrice, i11tesa nel suo complesso, di quanto non lo sia il partito di sinistra classista. D'altra parte, se la « nuova maggioranza » socialista sembra più che mai sorda a problemi di questo tipo e comunque incapace di uscire da una semplicistica e strumentale concezione del classismo, è sembrato che negli ultimi tempi la rilevanza di questo tipo di problemi sia stata avvertita dai comunisti. l\1entre infatti i socialisti si offrono per una mera funzio11e di « cinghia di trasmissione » dei sindacati (tipico in questo senso un intervento del manciniano on. Caldoro durante un recente dibattito televisivo sui rapporti fra partiti e sindacati), e non riescono neanche a porsi il problema della compatibilità fra la riabilitazione della politica di piano, cui dichiarano di voler dare un ap1Jorto decisivo, ed una concezione dell'azione si11dacale come « variabile indipendente », contro la quale non osano sollevare riserve, Berlinguer afferma che occorre « stabilire un ordine di priorità che tenga conto delle ri~ sorse finanziarie disponibili » e Amendola afferma che si deve « mantenere il rapporto giusto fra costo delle lotte e risultati ». Lo stesso Lama, che è alla testa della confederazione più forte e più intelligente, ha affermato che « abbiamo tutti bisogno di .realizzare una sintesi organica della politica delle riforme e delle rivendicazioni settoriali ». E tutto questo significa che implicitamente i comunisti ammettono che finora, e specialmente dall'« autunno caldo » in poi, non si è tenuto conto delle risorse e non si è nemmeno identificato 8 Bibliotecaginobianco

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