Una legge da rivedere Per quanto riguarda poi il settore industriale, che richiede il discorso più ampio, è necessario impegnare due ordini d-i competenze: quelle territoriali, che appartengono alle Regioni, e q_uelle settoriali, che appartengono allo Stato. Si tratta qui, coir1volgendo entrambi gli ordini di competenze, di superare l'attuale e poco significativa distinzione tra « Aree » e « Nuclei », e di selezionare un numero limitato di zone verso le quali indirizzare in maniera massiccia i mezzi e le capacità disponibili. Nella scelta dei criteri selettivi di queste zone dovrà certamente tenersi conto di considerazioni di politica industriale, ma non si potrà, altrettanto certamente, relegare in una posizione di secondo piano l'esigenza di perseguire un meno disarmonico, disordinato e costoso assetto territoriale. La selezione delle zone verso cui far convergere gli interventi dovrà infatti collegarsi funzional1nente con l'individuazione di grandi « direttrici territoriali dello sviluppo » che, aprendosi verso le zone interne del territorio meridionale, evitino di gravare ulteriormente sui territori costieri, in gran parte già congestionati e che comunque meglio sarebbe destinare alle produzioni agricole a più alto reddito ed alla utilizzazione turistica. È attraverso questa via che sarà possibile tener conto i11maniera finalmente adeguata dei necessari rapporti città-industria, promuovendo lungo le grandi « direttrici » dello sviluppo meridionale la formazione di più elevati e moderni valori urbani. Ciò consente di dare il giusto rilievo all'esigenza di realizzare - a11che tramite la « Cassa » - una politica di investimenti infrastrutturali esplicitamente finalizzata a rendere possibile uno sviluppo industriale esente da fenomeni di congestione. Questo pu11to va considerato come prioritario, in quanto lo sviluppo industriale sovrapposto ad up.a struttura urbana arretrata come quella del Mezzogiorno è suscettibile di produrre fenomeni di congestione estremamente accentuati anche prima che lo sviluppo industriale abbia raggiunto lo stadio della maturità. Si afferma spesso che il metodo per combattere la congestione è quello di dislocare attività produttive verso regioni o zone economicamente meno evolute. È probabile tuttavia che il problema della congestione si presenti in qualsiasi ·zona, se gli insediamenti industriali non si appoggia110 su un tessuto di infrastrutture idonee a sopportare i traffici connessi alle ·attività produttive ed agli insediamenti abitativi ad esse connessi. Si deve q1:1indi ritenere che il problema della lotta alla congestione ed il problema dello smistamento di attività produttive verso zone economicamente più care11ti possono essere colle21 Bibiiotecaginobianco
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