Nord e Sud - anno XVIII - n. 135 - marzo 1971

Argon1enti paesi più industrializzati del mondo (esclusa l'America) ed a vantaggio dei paesi del cosiddetto « Terzo mondo » : nel senso che questi ultimi vanno, sia pure faticosamente, recuperando spazio (e più ancora potranno recuperarlo in futuro) nelle tecnologie tradizionali. Si è visto quindi co·me il mondo moderno vada sviluppando industrie di tre livelli a seconda del loro contenuto di innovazione tecnologica. Quelle a livello più basso sono in espansione nei paesi a minore sviluppo industriale e tecnologico; quelle a livello più alto soprattutto negli Stati Uniti; i paesi in posizione intermedia debbono seguire una ,.J politica atta a favorire lo sviluppo di industrie a più elevato contenuto tecnologico, cedendo parte delle attività 1neno avanzate ai paesi in via di sviluppo. È il caso di sottolineare come l'inno 1 vazione tecnologica sia creatrice di un nuovo bisogno, di un nuovo mercato o di un nuovo metodo produttivo per rispondere a vecchi bisogni, per saturare vecchi n1erca ti. Nella sua accezione meno elevata, l'innovazione tecnologica, perdendo ogni significato di originalità assoluta su scala mondiale, rappresenta pur sempre l'acquisizione di un know-how locale che mette in grado, qualora ne sussistano i presupposti econo,mici, di fare qualcosa di simile (raramente di perfettamente uguale) a quanto già si fa altrove 6 • Nel contempo si add·estrano forze operative, dai gradini più modesti a quelli della concezione, della direzione, della ricerca. Queste forze, mentre da un lato assicurano quei presupposti di conosce11za tecnologica su cui si innesta e si sviluppa una certa attività economica, dall'altro rappresentano con la loro esistenza una condizione necessaria, se non sufficiente, ad un ulteriore processo di più o meno accentuata innovazione tecnologica. Donde proviene questa innovazione tecnologica? Quali sono i luoghi e le condizioni che ne favoriscono lo sviluppo? Nel mondo moderno l'innovazione tecnologica è la risultante di uno sforzo che si può definire trilaterale. E cioè deriva : - dalla ricerca universitaria,· detta fondamentale o di base, ma che spesso non disdegna di farsi applicata; - dalle industrie che destinano una parte più o meno elevata dei propri bilanci « a rinnovare se stesse », ossia a definire nuovi prodo-tti o nuove tecnologie o nuove forme di vecchi prodotti e di vecchie tecnologie. Di qui tutto il monte delle spese di « ricerca e sviluppo » del mondo industriale; 6 In una recente opera sulla ricerca industriale D. DINELLI (Introduzione alla ricerca industriale, ETAS/KOMPASS, Milano, marzo 1967) ha, fra l'altro, individuato un tipo di ricerca definita « d'inseguimento ». 101 Bibiiotecaginobianco

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