Nord e Sud - anno XVIII - n. 134 - febbraio 1971

Un potere povero di idee di Giulio Picciotti Dal 1948 ad oggi, per quasi un quarto di secolo, la DC è stata il partito· dominante della scena politica italiana, e il suo modello ha condizionato a11che il maggiore partito di opposjzione 1 • L'interclassismo dc, inteso come la sommatoria di tutti gli interessi, ha indotto il partito comunista a porsi sullo stesso piano nella raccolta indiscriminata di quanto rimaneva esterno a quegli interessi: né dall'una né dall'altra parte c'è stata la volontà, e la capacità, di ordinare gli interessi in visioni politiche a11tagonistiche, con strategie conseguenti. Da una parte c'era la gestione dello Stato, che dopo la scomparsa di De Gasperi divenne occupazio11e; dall'altra c'era la gestione e l'occupazione dell'area che si opponeva alla prima. (Non diversamente è stata intesa anche recentemente la battaglia regio11alistica portata avanti dal PCI fino al momento della attuazione delle Regio1ìi, in primo luogo come strumento per spezzare la chiust1ra del potere centrale). Era accaduto che nel '48 le forze politiche cl1e si richiamavano al senso dello Stato della tradizione democratico-liberale - Democrazia ljberale, Partjto d'Azione, Partito Repubblicano - erano uscite battute; e ciò 110n è stato senza conseguenze. La DC aveva affermato la sua posizione egemone, ma questo l'aveva esposta maggiormente alle pressioni delle forze che ne avevano favorito il successo; mentre il PCI usciva egemo11e dell'opposizione di sinistra, ma vedeva l'in1possibilità di giungere ad una alternanza alla direzione dello Stato. La « svolta di Salerno » impressa da Togliatti attra,,erso l'accordo con la DC per bloccare i poteri dei Comitati di liberazione nazionale, e che rappresentò la prima svolta moderata nel paese, aveva così u11a clamorosa concl11sione. Il blocco della vita politica nazionale dal '48 al '70 ha avutò pesanti implicazioni sul piano della cultura politica: la produzione dc è stata molto scarsa, mentre la produzione culturale nell'ambito comunista p.a dovuto fare i conti con l'ortodossia ogni qualvolta si 1 All'interpretazione pol.itico-culturale degli ultimi venticinque anni la rivista « Settanta» ha dedicato l'editoriale del numero di gennaio. Questa nota vuol essere un primo contributo al dibattito che sarebbe auspicabile avviare sull'argomento. 7 Bibliotecaginobianco

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