Carlo Franco dalle malattie infettive correnti; una intermedia che è caratterizzata dai servizi specialistici relativi alle speciaJi.tà più correnti; una regionale che corrisponde alla gamma più completa dei servizi specialistici capaci di assistere i malati affetti dalle malattie meno comuni. Il disegno dovrà realizzarsi in un termine medio di cinque anni ('70-75) ed uno lungo di quindici anni ( '70-85). L'obiettivo più immediato è la suddivisione del territorio in Unità Sanitarie locali collegate ai comprensori ospedalieri in modo da qualificare la rete periferica di assistenza. Le unità sanitarie dovrebbero costituire l'innovazione rivoluzionaria della Riforma, la struttura di base, il primo livello di intervento sanitario, cioè, e svolgeranno compiti di vigilanza igienica, un'attività di prevenzione sistematica, l'attività diagnostico-terapeutica generica e specialistica, il recupero di primo livello. Ogni unità «amministrerà» una popolazione oscillante da un minimo di 20-30mila abitanti ad un massimo di centomila e le distanze nell'ambito di questo territorio non dovranno superare un dato limite di percorribilità. Il Piano ha diviso la Regione in 78 « unità», delle quali 12 in provincia di Caserta; 5 nel Sannio; 10 in Irpinia; 17 a Salerno e 25 nell'area provinciale di Napoli; altre otto avranno confini interprovinciali ed una sconfinerà nella provincia di Foggia (Volturara Irpina). Ma c'è il pericolo che il loro contenuto innovativo si perda per strada insidiando troppi interessi costituiti. Ed ora vediamo le proposte per le singole province. Avellino. Sono previste quattordici Unità Sanitarie locali, con una popolazione media per ognuna di 34.000 abitanti e sei ospedali generali di zona a Monteforte e Solofra (conglobati nell'Ente ospedaliero regionale di Avellino), ad Ariano Irpino, Sant'Angelo dei Lombardi, Bisaccia (già in fase di costruzione) e Mirabella Eclano. Avellino, naturalmente, sarà sede dell'ospedale regionale. Benevento. Sono previste undici Unità Sanitarie locali con popolazione media per ognuna di 36.000 abitanti e due ospedali di zona a Telese ed Airola; un nuovo ospedale provinciale a Colle Sannita ed un ospedale generale regionale a Benevento. Caserta. Sono previste sedici Unità Sanitarie locali con una popolazione media per -ognuna di 48.000 abitanti e sette ospedali generali di zona. Di questi quattro sono già esistenti: Teano, Piedimonte d'Alife, Maddaloni e Marcianise, ma dovranno essere migliorati. I nuovi dovra!lno essere costruiti a Mondragone, San Felice a Cancello e Vairano; su questi ultimi due sono state avanzate riserve di ordine tecnico e di economicità della gestione data la modestia delle dimensioni che avranno. Sono previsti, inoltre, tre ospedali provinciali ad Aversa, Sessa 96 BibliotecaGino Bianco
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