Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

Argum.entì s.mo (soprattutto quello legato alla patologia digestiva), il miglioramento della fisiologia lavorativa e quindi della produttività, il miglioramento delle condizio.ni di salute e di spirito del lavorato,re, i favorevoli influssi sul reddito familiare (legati alla diminuzione dell'assenteismo e della morbilità), tutto ciò senza tener conto dell'importanza umana e ~ociale di una iniziativa del genere, nonché delle riso,nanze positive sullo , stato d'animo del lavoratore che, col tempo, prenderebbe coscienza di essere m.eglio tutelato. Una scarna ma significativa letteratura scientifica ha messo in evidenza le conseguenze cliniche legate alle variazioni delle abitudini alimentari nelle maestranze industriali, sia di q11elle trasferite geograficamente per la ricerca di lavoro da Sud a Nord, sia di quelle che vengono inserite negli ambienti industriali creati nelle zone depresse. In tali ricerche è stata comprovata la difficoltà all'adattamento dell'organismo sottoposto a nuove condizioni che comportano, fra l'altro, nuove consuetudini alimentari. Di p·articolare interesse sono taluni rilievi emersi dalle nostre ricerche 3 effettuate in uno stabilimento metalmeccanico meridionale, a dieci anni dalla sua fondazione: si è posta in evidenza, fra l'altro, la diffusa abitudine, quanto mai dannosa, di iniziare il lavoro dopo aver consumato una prima colazione del tutto insufficiente, unita all'altra, anch'essa diffusa e dannosa, di consumare in mensa la sola minestra; rilievi questi che rappresentano abitudini alimentari - per soggetti sottoposti ad uno stress lavorativo· p1 rolungato· - dannose sia come turbamento della fisiologia digestiva, sia come •pregiudizio dello stesso im1 pegno lavorativo. Da questi e da altri studi è inoltre emerso il fatto che nelle maestranze delle zone sottosviluppate il danno rappresentato dall'incremento di vecchie abitudini alimentari (co.nsumo di farinacei in primo luogo), si unisce all'altro danno, rappresentato dalla tendenza verso ii consumo di alca.alici e verso gli abusi quantitativi; fenomeni che incidono fortemente su,llo stato di salute dell'operaio e sulla sua efficienza lavorativa. Dalle indagini cliniche effettuate risulta poi che in queste mae-- stranze prevale la tendenza verso l'eccesso di p•eso (estremamente negativo per la salute così come per l'efficienza lavorativa) ed il manifestar·si di una patologia epatica, gastrica ed intestinale, co.n risonanze a danno dell'ap·p-arato respiratorio e circolatorio. Un pasto irrazionale, elabo,rato seco11do schemi privi di presupposti scientifici, consumato in un breve intervallo di tempo ed immediatamente seguito dalla ripresa dell'im3 A. DE ARCANGELIS, Problemi alimentari di un ambiente industriale in zona depressa, « Acta Medica et Sociologica » 1964. 71 Bib·liotecaginobianco .

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