Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

... ( Enzo Vellecco In campo agricolo, con la molteplicità d~gli strumenti esistenti (Consorzi di bonifica, Enti di sviluppo, A.I.A.M.) è possibile condurre u11'azione concertata sulle strutture agricole, sugli indirizzi delle colture, sull'organizzazione dei mercati, sia per quanto riguarda la vendita dei prodotti al consumo che per la fornitura di quelli di lavorazione all'industria alimentare. L'organizzazione esistente in questo settore ha mostrato gravi lacune che ne hanno compromesso l'efficienza e la produttività. Questa è materia che richiede per « naturale vocazione» una con1petenza regionale, anche se gli indirizzi generali ai quali va ispirata una politica agricola non possono venire dalla Regione stessa, ma vanno assunti a più alti livelli. Nelle attività turistiche, piuttosto che dotarsi di attrezzature standardizzate e sproporzionate, la Regione dovrebbe tendere alla organizzazio11e di un patrimonio che abbia caratteristiche proprie, che offra un genere di servizi tipico, ben caratterizzato e in assonanza con gli ele1nenti ambientali. A parte le località che possono aspirare di attrarre le grandi correnti nazionali ed internazionali, e che sono sempre relativamente poche, si deve guardare alle ri- · sorse naturali che possono essere utilizzate ai fini di· un turismo familiare e per clienti a più basso reddito. Esse sono destinate a ricevere la gran parte delle correnti nuove, ma debbono essere organizzate con caratteri ben precisi e con una struttura di costi definita per l'uso cui sono destinate. · Le attività della distribuzione debbono avviarsi ad un processo di razionalizzazione che ne faccia accrescere l'efficienza economica e quindi la produttività. Ma non si può accettare passivamente, da parte delle comunità locali, l'ingresso sul mercato di aziende estranee, con1ponenti di potenti catene distributive, senza alterare profondamente taluni vitali equilibri sociali ed economici. La razionalizzazione ed il progresso economico debbono far leva, in questo campo, su un processo di trasformazione e di riorganizzazione delle · attività esistenti. Anche questo non può avvenire del tutto spontaneamente e l'iniziativa di organismi eco11omici pubblici e privati, che si muovano in un ambito locale sufficientemente ampio, può rivelarsi preziosa. L'elenco dei problemi che, in campo economico, richiedono l'intervento e la partecipazione dell'ente regionale non si arresta a questo punto. In ogni caso esso costituisce soltanto una esemplificazione di una ben più ricca e complessa problematica che gli organismi regionali dovranno affrontare. Quanto agli strumenti, si può dire che quelli a disposizione 28 Bibliotecaginobi co

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==