Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

' Enzo Vellecco grammazione economica e consideriamo l'esperienza fin qui realizzata, constatiamo cl1e, nella elaborazione degli schemi di sviluppo regionale, non si è tenuto conto a sufficienza di questa distinzione fra tipi e dimensioni dei problemi. Sono_ stati così posti sullo stesso piano e trattati con criteri analoghi, ad esempio, i fatti economici che si svolgono i11 un ambito esclusivamente regionale, e dei quali ci si pote,ra concretamente occupare inglobandoli in un disegno risolutivo, e i fatti per i quali l'incidenza nella realtà regionale costituisce solo una articolazione ed una conseguenza. Questo secondo genere di eventi (sia110 essi costituiti da decisioni o da fenomeni) va invece opportunamente ricondotto all'ambito che gli è proprio e che corrisponde ad un livello che può essere quello della programmazione nazionale o anche, per esempio, di organismi come quelli comunitari. Rimarrebbe ovviamente affidato alla sfera regionale, in questa materia, tutto l'insieme dei compiti connessi con gli effetti che l'articolazione di quei fatti, in sede locale, è suscettibile di provocare. Vi è insomma in materia econorpica una politica regionale che si conduce a livello nazionale e comunitario. Invece, per la pretesa di partecipare direttamente ad t1n certo tipo di decisioni e di interessarsi, come di cosa propria, a fenomeni la cui logica trascende i limiti della loro effettiva dimensione, le sfere locali finiscono col rincorrere obiettivi irraggiungibili e sovente perdono di vista, nel contempo, i compiti che loro spettano realmente. Questi compiti sono invece quanto mai complessi e delicati e sono, per giunta, così propri delle sfere di compete11za locale che, una volta non assunti in pieno da chi di dovere, rimangono disattesi e contribuiscono a determi11are quelle zone di vuoto - i cosiddetti punti morti - che si riscontrano nella realtà operativa. Una considerazione sempre più attenta, per questo genere di problemi comincia ad essere avvertita, da qualche tempo, in sede scientifica. Essa però no.n si è ancora trasferita nel dibattito politico che sta accompagnando il sorgere anche in Italia di Enti regionali e la lacuna potrebbe pregiudicare, qualora si protraesse nel tempo, non pochi degli sviluppi più positivi che, anche in campo economico, ci si attende dal nuovo ente territoriale. Alla base del nt10,ro interesse per i problemi delle economie regionali - inteso il termine nell'accezione più ampia di economie localmente e territorialmente definite - sta infatti l'accertata insufficienza delle soluzioni che, ad essi, possono venire dall'azione unica ed esclusiva di fattori che si mettono in moto al di fuori 24 Bib [otecagin·obi .neo

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