Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

Cattolici e comunisti , Ora, perché è importante rilevare la scelta operata dalla Chiesa col pontificato di Paolo VI? La Chiesa oggi, come appare da. molti segni, mostra di ritenere che quella che noi definiamo civiltà occidentale non avrebbe più che scarse possibilità di svolgere un ruolo determinante, e che la storia si starebbe ormai spostando dalla parte dei popoli che si affacciano ora sulla scena mondiale. Rispetto a questi popoli, la civiltà occidentale, dilaniata politicamente al suo interno, sarebbe incapace di esprimere idee-forza nuove, sarebbe un po' nella condizione dell'Impero romano della decadenza; e ciò perché la logica dello sviluppo economico si mostra incapace di coinvolgere le popolazioni che premono alle frontiere dello sviluppo stesso. La Chiesa guarda perciò ai « barbari », secondo l'espressione di Teilhard De Chardin, nella convinzione che con questi essa debba fare i conti domani, e tende a scindere le proprie responsabilità da quelle dei paesi capitalistici, con i qu.ali è vissuta finora a stretto contatto. Ma rispetto a questo terzo 111ondo che si affaccia sulla scena la Chiesa non ha ancora disinnescato le potenzialità esplosive che essa stessa ravvisa nella dottrina marxista, non è cioè ancora in grado di evitare che l'espansione di un comunismo ateo nel terzo mondo pregiudichi le proprie possibilità di espansione e il proprio disegno. L'azione diplomatica cl1e la Santa Sede sta perseguendo nei cònfronti di tutti i paesi a regime comunista, ivi compresa la Cina, è un momento di questa vasta strategia. Alla base del suo disegno starebbe il riconoscimento di una con1une spinta del cattolicesimo e del marxismo alla valorizzazione dell'uomo (si parla oggi infatti di umanesimo marxista e di umanesimo cristiano), differe1ìziata peraltro nei due momenti dell'essere: quello dell'essere per la terra, e quello per l'essere per la terra nella prospettiva del cielo. Finora 1~ critica più dura al fenomeno religioso nella sua globalità è venuta dal post-hegelisn10 di sinistra, che attraverso Feuerbacl1 aveva so_stenuto la religione come alienazione, cioè come trasposizione su un piano illusorio del contrasto tra le aspirazioni dell'uomo e la sua condizione; non per nulla uno dei temi cattolici di questi ultimi anni è l'alienazione provocata dal capitalismo. Uria volta raggiu11to il riconoscimento di rispettivi autonomi ruoli, i C?ttolici si troverebbero ad essere assolti dall'acct1sa di copertura ideologica 4ell'alienazione capitalistica, mentre tutte le criticl1e mosse a quest'ultima si riverser~bbero sull'assetto capitalistico della società. In questo modo i cattolici avrebbero facilitato l'ingresso presso i popoli del terzo mondo, che fip.ora hanno considerato 19 Bibliotecaginobianco

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