Giulio Picciotti caso la Chiesa avrebbe accolto la spiegazione. weberiana della nascita del capitalismo, considerando cioè lo sviluppo economico come portato di fattori etico-religiosi, nell'altro avrebbe indicato nei rapporti economici i responsabili dell'arretramento spirituale e religioso delle masse: in altri termini i rapporti economici avrebbero, per usare un termine analogico da Feuerbach, alienato le !Il-asse rispetto alla religione cattolica. La Chiesa ha scelto una terza strada, e si è trovata a dover fare i conti con Marx. Vale la pena citare ancora Martina: « Si è in genere d'accordo nell'ammettere un in- -flusso del protestantesimo sul capitalismo, anche se si discute sulla natura di questo in-flusso. Secondo Weber e Troeltsch, l'insistenza con cui Calvino ha sottolineato la missione affidata ai singoli, ha portato i suoi fedeli a lavorare con tiLtte le loro energie nel campo loro affidato, persitasi che questo f asse il loro dovere; nello stesso tempo la severa ascesi calvinista proibiva ogni godimento super-fluo, e limitando i consumi favoriva l'accumularsi dei capitali. Altri, come A. Fanfani, hanno ammesso che lo spirito capitalistico è in irreducibile antitesi con il cattolicesimo, se per capitalismo si intende non il prevalere del capitale sul lavoro, ma quello spirito che fa del · lucro il fine ultimo dell'uomo, che separa nettamente l'economia dalla morale e considera solo la funzione individuale della proprietà, e hanno aggiunto che in una età perfettamente cattolica il progresso tecnico non avrebbe avuto gli incenti11i ricevuti dal sistema capitalistico ... Sia vera la tesi del w e·ber o quella del Fanf a11i, si può forse· am111ettere che, mentre il cattolicesimo ha cercato di incanalare la vita economica dentro gli argini morali, favorendo l'armonia tra le diverse classi e difendendo le classi me110 abbienti, il protestantesimo ha tolto ogni freno all'attività economica, incoraggiando il predominio dei ricchi. Giustame11te Marx ha defi11ito il protestantesimo religione essenzialmente borghese, la vera espressione della forma di produzione Clf-pitalistica. Sarà questo successivan-zente il terreno più favorevole àlla nascita ed allo sviluppo - del liberalismo dell'Ottocento che per altra via g-iungerà alle stesse conclusioni: la natilra spinge gli uomini a persegui.re il proprio interesse, chi segue l'impulso 11aturale sarà coronato dal successo; la povertà e la miseria sono un mezzo necessario per la felicità degli eletti, dei ricchi; i poveri sono perciò stesso peccatori, reietti e puniti da Dio. Siamo ancora una volta agli a11tipodi del Messaggio evangelico, che Lutero voleva salvare » 6 • Ma facendo i conti con 6 GIACOMO MARTINA, Op. cit., pp. 129-130. 14 Bibliotecaginob·.anco
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