.. Giovanni Marongiu tito già in sede legislativa, attraverso un progressivo svuotamento· di comp·etenze e di poteri che hanno lasciato a mezz'aria la primitiva idea di una gestione globale dello svilup,po nei comprensori industriali, irrigui e turistici. Le difficoltà operative, il nostro co·ntesto amministrativo così assurdamente intricato sul piano delle competenze e delle responsabilità si sono, poi, incaricate di togliere quel minimo di carica che era rimasto del disegno iniziale. La spinta che all'interno della « Cassa » si è consolidata è quella originaria, di un ente, cioè, gestore di un fondo speciale per il Mezzoziorno, con co,mpiti di scelta pro 1 gettuale e di controllo esecutivo nell'ambito di progran1mi, p•redisposti ed ·approvati dalle autorità politiche. Questa spinta è stata avvantaggiata da una notevo1e capacità della « Cassa » di decentrare, anche sul piano istituzionale ed 01 rganizzativo, le sue a,ttribuzioni e co1 mpetenze. Così essa ha po1tuto far fronte tall'esigenza di realizzare i p,rogrammi più svariati (di infrastrutture generali e specifiche, di promozione,. di assistenza tecnica, di incentivazione, di formazio 1 ne) attraverso una serie di organismi specializzati, incaricati ap,punto di gestire interventi specifici sotto il controllo, unificante, finanziario ed amministrativo, della « ·Cassa » medesima. Certo, nel momento in cui i vincoli che l'autorità politica pone alla « Cassa» non so·no così rigidi co1 me quelli del 'SO (l'attuazione di un piano prestabilito di complessi di opere) né così generici come quelli del '65 (la gestione dello sviluppo comprensoriale), il proble·ma della definizione dell'area di responsabilità dell'organo operativo appare particolarmente importante e delicato. E sarebbe certo auspicabile che una yolta operate le scelte politiche e di politica economica, attraverso la definizione di programmi-obiettivo (secondo la recente precisazione concettuale del prof. Sa~aceno) abbastanza piena restasse l'autonomia decisionale della « Cassa » non solo per la necessaria applicazione dei criteri di econo·micità e di efficienza all'azione di sviluppo,, ma anche per la misurazio,ne delle concrete responsabilità dell'Istituto in ordine al· perseguimento degli obiettivi programmatici. Se si assume la « Cassa » in questa funzione ci si può chiedere se sia logico p1 arlare di un potenziale conflitto tra la « Cassa » medesima e le·.regioni meridionali .. Certamente nessun contrasto può nascere tra le Regioni e la « Cassa » in ordine alla direzione dello sviluppo eco1 nomico. Un contrasto di tale genere può nascere eventualmente tra i governi regionali e il governo centrale nell'esplicazione delle specifiche funzioni politiche e pro·gramm·atiche . 116~ s· liotecaginobianco \ \
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