Michele Novielli è difficile da cogliere qui, nella realtà siciliana ... p~rché la realtà delle tradizioni, delle sup·erstizioni del mondo contadino esiste ancora, ma esiste tra i siciliani, ma non più in Sicilia, un'altra realtà che è quella dell'e111igrante che si trova a vivere in un co•ntesto che è proprio quello dell'attività dei consumi, della civiltà industriale, della civiltà meccanica; e questo personaggio è ir1 Germania, nel Beligio, nel Venezuela, no,n so, in tutti quei posti dove si trovano a migliaia i siciliani ». Ed ecco la risposta di Carlo Levi: « Il personaggio più tipico di una situazione del genere che riguarda tutto il Sud, è per me l'emigrante. L'emigrante della nuova emigrazione: quei milioni di uomini che devono abbandonare fc>rzatamente il loro paese per vivere in mezzo. a paesi ad essi estranei e che si trovano in una situazione non risolvibile se non con la propria perdita, perdita esistenziale di quello che erano prima, o con la perdita nel senso dell'assimilazione totale, op·pure con la soluzione nuova, che è quella che è nata dalla nuova coscienza, che è quella della costruzione diretta, direi •rivoluzionaria, di una nuova civiltà ». Ora, questo personaggio - che per Sciascia è così difficile da cogliere, che per Levi è il momento di una Lacerazione - in attesa che gli scrittori meridionali sappiano tradurlo in p,rosa e non affidarlo semplicemente e quasi esclusivamente al saggista o al ·sociologo 1 o al « mandarino » delle cifre (permettetemi questa definizione), al di là di ogni speculazio•ne politica, cercherò di collocarlo in una visione o contesto storico, sociologico e geografico. Cercherò, cioè, di delinearlo attraverso tre grandi linee, l'ultima delle quali avrà sue precise caratteristiche e identità. Diciamo subito che l'emigrante meridionale è un personaggio antico di una necessità economica, sociale e nello stesso tempo di una co.ndizione psicologica spirituale. Non bisogna fermarsi esclusivamente sulla prima, dimenticando e sottovalutando la seconda. A livello econo-mico e storico, voi incontrate il protagonista di una dias-p·ora, di un movimento, (in-dividuale o in 6'1UP·po), di quella che si può ben chiamare l'avventura del p·ane, il pionieris!Ilo della necessità, dell'urgenza, della maledi~ zio,ne econo,mica; e al tempo stesso voi incontrate, a livello psicologico· e spirituale, il perso·naggio (non da molti rilevato o afferrato) di una costante intima e profonda, di un ,perenne stato d'anim.o e sentime·nto che si può ben chiamare lacerazione o eresia del Sud. L'uomo di un nomadismo spirituale, inti,mo (noma-dismo del sottosuolo, e a questa parola diamo un senso dostojevskiano), ·di un'eterna evasione. dalla realtà, di un'eterna ricerca di un superamento della realtà con i mezzi della fantasia, di una ricerca di se stesso, della terra del suo io, della sua vera I identità. L'uomo di una continua emigrazione in questo senso. 82 Bib iotecaginobi~nco \
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