Nord e Sud - anno XVII - n. 132 - dicembre 1970

Piero Maria .IJugli nomica offrono ai locali mentre, a poca distanza, centri antichi di altissimo valore sono abbandonati alla rovina; presso il Lago Trasimeno, si offrono gratuitamente terreni agli stranieri perché costruiscano i soliti chalets mentre, nella stessa zona, sono disponibili migliaia di bellisime case rurali ormai vuote per effetto del1'ab bandono dei poderi. È questo tutto un campo di possibilità da attivare ed io ritengo che, ad esempio, il piano di ricerche e di sperimentazione deliberato nel 1967 dal Comitato Centrale per il programma decennale di costruzione di alloggi per lavoratori dovrebbe affrontarlo molto direttamente promuovendo una serie di studi e di esperienze operative tendenti ad individuare i mezzi ed i parametri economici relativi agli interventi di restauro e di risanamento in confronto diretto con quelli relativi alle nuove costruzioni; ciò proprio nell'intento di verificare metodologicamente ciò che sembra già acquisito sperimentalmente e cioè il fatto che tali operazioni sono globalmente più economiche (considerando i possibili risparmi dei costi sociali e delle spese relative all'acquisizione delle aree, alla urbanizzazione diretta ed indiretta, e ai servizi generali e funzionali) di quelle relative alla costruzione ex-novo dei nuovi insediamenti. Oggi l'ordinamento regionale è già in Italia una realtà giuridica, ma non ancora operativa; molti ulteriori squilibri possono insorgere nel paese prima che le Regioni affrontino il compito costituzionale di provvedere all'assetto territorial~ ed urbanistico; ma già sembra diffondersi nelle sfere responsabili la tendenza a rimandare alle Regioni la responsabilità di affrontare le strozzature di fondo e le deficienze dell'attuale struttura legislativa in materia urbanistica. Questo articolo vorrebbe mettere in guardia l'opinione pubblica dai gravissimi pericoli che deriverebbero dal fatto che, ancora una volta, ci si rifugiasse in un alibi ideologico per nascondere l'impotenza e la capacità politica. PIERO MARIA LUGLI 64 Bibi"otecag inobi~neo

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