Ennio Ceccarini l'URSS si è trasformata in modo integrale dal punto di vista della scelta strategica. Ora è una potenza dagli :strumenti militari più flessibili e pertanto dagli obbiettivi politici di più ampia portata. La marina militare sovietica non ha ancora la duttilità delle task f orees americane ma è sulla loro strada. Anche se ufficialmente non ammesso, è chiaro che la « risposta flessibile » e non la « rappresaglia massiccia » ispira le dottrine strategiche dello stato maggiore sovietico. Ridotto il gap rispetto agli americani in materia di flessibilità, l'URSS bada, nel contempo, a spostare a suo vantaggio l'equilibrio negli armamenti nucleari « massivi » (missili a testata multipla, bombe orbitali ecc.); e intanto, malgrado le proteste americane, manda per le lunghe le trattative sulla limitazione degli armamenti strategici. Oggi insomma, per venire al sodo, l'URSS può esercitare nel Mediterraneo un'azione parago11abile a quella svolta dalla VI flotta o dalle altre flotte strategiche americane. Anzi, è sul piede di concorrenza in questo ruolo. Ecco anche perché la presenza militare sovietica ha ormai da un pezzo varcato il Bosforo ed ecco perché più esplicita appare la tentazione dei burocrati e dei mili- . tari panrussi di voler considerare il Mediterraneo in qualche misura una specie di prolungamento del Mar Nero 2 • Una strategia modificata così radicalmente e la sua conseguente nuova concezione e scelta di armamenti vengono poi agevolate da alcune condizioni politiche, tipiche dell'area mediterranea, suscettibili a loro volta di divenire - come di fatto sono divenute - vantaggi strategici. All'URSS - in virtù del suo protettorato sui paesi arabi - non è aperto solo il porto di Alessandria d'Egitto, bensì anche quelli (come ricordavano i citati articoli di Frescobaldi) di Aden, di Porto Sudan, di Hodeida (Yemen) di Berbera (exSomalia britannica), per non parlare poi delle cosiddette facilities concesse dallo stesso governo indiano nella ex-colonia portoghese di Goa. La presenza nel Mediterraneo, cioè, si con1pleta e si appoggia alla completa sostituzione della politica inglese « ad est di · Suez ». Le basi per rimanere a lungo potenza egemone in un'area abitata da una crisi più che ventennale, sono indubbiamente gettate. e molto lascia credere che potranno essere rafforzate in un prossimo futuro. Anche perché le alleanze politiche su cui, con assoluto cinismo e totale disinteresse ideologico, si appoggia la 2 Cfr. MICHE!. SALOMON: ivtediterranée rouge: un nouvel empire soviétique, Laffont, 1970. 18 Bibl" tecaginobi".co
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