·' Argomenti acque; hanno gi11risdizione st1 tutte le acque superficiali e sotterranee rientranti nel territorio corrispondente al bacino idrografico e possiedono propri istituti di analisi, ricerca e progettazione. Piuttosto perplessi ci lascia anche il citato articolo 9, a proposito del quale vo1 rremmo sottolineare che i previsti consorzi tra le imprese private e ·gli enti pubblici che effettuano scarichi in acque pubbliche (in realtà anche la distinzione tra acque pubbliche e private ci pare superflua) con lo sco·po di costruire e gestire impianti di depurazione, devono essere tassativamente obbligato,ri. Circa poi il finanziamento- di questi consorzi, non con,dividiamo affatto il principio che esso debba avvenire con i contributi degli enti che concorrono all'inquinamento· e di quelli che si avvantaggiano della sua eliminazione: a nostro parere, invece, le spese dovrebbero essere fatte pagare solo agli inquinatori. Un altro• p·ericolo è che la legge passi senza che sia stato elaborato il regolame11to di esecuzio 1 ne. In q11esto caso si ripeterebbe il caso della legge antismog, che ad oltre ·due anni dalla sua promulgazione è ancora per metà inoperante mancando, dei regolamenti relativi agli scarichi industriali ed a quelli degli autoveicoli. Comunque, ora « urgono. » importanti riforme sociali (la casa, la riforma sanitaria, la scu·ola) per le quali le disponibilità finanziarie sono già scarse; figuriamoci se c'è tempo per pensare alla legge antiinq_uinamento. ·E,ppure di inquinam.ento si muore. Malgrado questa incontestabile realtà, però, non si riesce a capire che la lotta contro, l'inquinamento, data la sua inestimabile importanza sociale ed eco·nomica, sta « a monte » di ogni altra riforma. Continuando così, per catastro,fico• che possa sembrare, le riforme si faranno anche: ma per i fantasmi. lJGo LEONE " .. 89 B·ib'I iotecaginobianco
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