Francesco Compagna « una dotazione di infrastrutture i11 molti casi eccedente i fabbi- . sogni dell'attività produttiva che effettivamente si svolge; ed è i11 atto un meccanismo di intervento che è in grado di aumentare tale dotazione ad un ritmo non inferiore a quello possibile nelle regioni più avanzate ». Si tratta, quindi, oltretutto, di valorizzare le infrastrutture già predisposte, invece di accollare alla finanza pubblica sempre nuovi oneri per creare o per ampliare opere pubbliche là dove la saturazione ha reso insufficiente la pur cospicua dotazione di infrastrutture. Abbiamo dunque gli impegni meridionalistici del discorso di Colombo; l'appello di Saraceno e Rossi Doria, nelle loro relazioni alla « Giornata del Mezzogiorno », per una mobilitazione di tutta l'industria italiana ai fini della soluzione del problema « caratterizzante l'ordinato sviluppo del paese»; le polemiche sulla nuova immigrazione· provocata a Milano dalle assunzioni dell'Alfa Romeo, ---- _ ____, . pel]a Pirelli, _ g_~lla Siemens; le propos~e di Bassetti per una con1 A · attazione regiorni1e- d1 una nuova <lisci lina delle localizzaiioni V/ industriali; una certa disposizione delle più responsa ·1i amministrazioni ocali e dei più responsabili ambienti sindacali a tener conto delle preoccupazioni che i meridionalisti hanno fatto presenti da anni e che si sono dimostrate non infondate; il recupero nella relazione previsionale e program1natica di temi ·che Giolitti aveva ·r-- proposto fin dal suo primo passaggio per il Mi11istero del Bilancio: ~ ~ I tutto questo sembra preludere a qualcosa di nuovo, forse alla riaC\~, '#!. bilitazione della programmazione secondo la concezione meridiona1o. ij ~ lista dello sviluppo italiano. - R_ ~ Altre volte ci siamo affidati alla sensazione o all'impressione \ ~ che fosse imminente una svolta in senso meridionalistico e altre ~ \ vf"- volte alle fiduciose attese sono subentrate le constatazioni più o meno amare di un affievolimento dell'impegno meridionalistico e di una sua subordinazione a diverse esigenze. Ma questa volta il problema di un più .deciso e soprattutto più coerente impegno meridionalistico si pone contestualmente a quello della programmazione che dev'essere riabilitata; e la soluzione di quello è condizionante della soluzione di questo, così come è condizionante ai fini della soluzione di tutti i problemi che si sono posti e si sono aggravati nelle aree metropolitane del Nord. Questi nessi, queste interdipendenze, questi impatti sono diventati assai più evidenti, e constatabili, di quanto non lo fossero quando non erano ancora constatabili, ma soltanto prevedibili. Si può, qui11di, contare su .una maggiore consapevolezza da parte di tutti della necessità di far valere quelle 18 Bibiiotecaginobianco_
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