Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

·Editoriale . Fra i meriti dell'on. Colo1nbo c'è senza dubbio quello di aver proposto, specialmente nel suo discorso di replica alla Camera dei Deputati, i grandi terni cl1e hanno qualificato la continuità e la coerenza della politica estera delle coalizioni de1nocratiche, da quando De Gasperi era Presidente del Consiglio a quando Nenni era Ministro degli Affari Esteri: itna certa concezione della politica atlantica come politica di solidarietà delle democrazie parlamentari e in particolare con le democrazie a11glosassoni; una certa idea dell'Europa; itn ancoraggio dell'Italia ai paesi dove è riconosciuta la libertà dell'errore e che si contrappongono idealmente, prima ancora che politicame11t e, ai paesi dove è imposta la libertà dall'errore; una disponibilità attiva per la distinzione fra i blocchi, nella consapevolezza che la distensio11e no11passa per la disintegrazione dei blocchi, non si raggiunge e nenimeno si avvici11a grazie a deviazioni nazionalneutralisticlze della politica estera di questo o quel paese europeo, 110nsi può pagare co11la balcanizzazione definitiva dell'Eilropa Occidentale, ma ha come suo presupposto la ricomposizione e la rianimazione di una solidarietà occidentale con1promessa dal gollismo francese, dalle tendenze americane al disimpegno isolazionistico e aricl1e, specialmente in Italia, dall'infiuenza crescente che sul mo11do cattolico riescono ad esercitare ambienti che si qualificano socialn1ente a si11istra, che si dicono anticapitalisti, ma che sono politicamente a destra, in quanto risultano, dietro la cortina fumogena della polemica anticapitalistica, p·iù o meno consapevoln1ente antiliberali in senso reazionario e in quanto cercano, richia1nando i socialisti alle loro tradizioni itmanitarie, di trascinarli lontano dalle loro tràdizioni liberali. A co·mmen.to dei buoni propositi espressi dall'on. Colombo, e p-er valutare in quali termini si pongono oggi, itz Europa e in Italia, i problemi della distensione fra i due blocclii, dell'approfondimento e dell'allarga111ento della Comunità etf,ropea, della solidarietà democratica fra i paesi a regime parlamentare sulle due rive atlantiche, si devono comunque· interpretare: 1) le conseguenze che potrebbero derivare ai fini dell'equilibrio internazionale e della sict-trezza europea dalle tendenze isolazionistiche cl1e affiorano nella politica estera degli Stati Uniti; 2) le conseguenze che potrebbero derivare ai fini del processo di integrazione dell'Europa dagli sviluppi della Ostpolitik del governo di Bonn; 3) le conseguenze clze potrebbero derivare ai fini della continuità e della coe5 Bibliotecaginobianco

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