Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

Saraceno e la politica economica nel dopoguerra logica di elementi per una politica lungimirante: « un discorso logico ben fatto », insomma, e niente di più, o poco di più. Ma ci accorgeremo nel 1952 che il raffronto tra ipotesi e realtà non lasciò grandi margini d'errore, e che il piano di allora coincise con la realtà assai più dei successivi: anche se per questi ultimi abbondavano i propositi o le norme di maggior coercizione. Comunque, il piano 1948-51 fu la prima decisiva spinta, nella storia della politica economica italiana, verso la coerenza ..Che è, di per sé, un risultato assai rilevante. · 8. _Naturalmente la decisione di più ampia portata di quegli anni immediatamente successivi alla Liberazione fu, nel 1947-48, la scelta dichiarata per un sistema economico aperto al mondo. Ciò significava accettare l'integrazione economica europea, e la collaborazione con ogni altro continente o paese; ma significava anche graduale liberalizzazione degli scambi esterni dopo il depauperante decennio autarchico, e l'accettazione di una faticosa prese11za competitiva nel mondo produttivo. Era, in poco meno di un trie11nio .. un giro di 180 gradi rispetto al passato. Scelta coraggiosa, e accompagnata da un corteo di polemiche e da materiali difficoltà, ma che si rivelò poi decisiva ai fini del nostro sviluppo degli anì1i cinquanta e sessanta. Qualcuno esagerava allora i pericoli della difficile transizione, ma in realtà furono inferiori a quelli temuti e furono nettamente superati dagli elementi positivi. Dive11tava di particolare importanza il tema del reinserimento, e quello dei modi di integrazione dell'economia italiana nel mondo: e il 1947 e 1948 ci fanno assistere a un dialogo serrato su siffatti argomenti, reso meno difficile nel 1948 dalla quasi raggiunta stabilità monetaria, ma complicato dall'alternanza di forti spinte partitiche e di interessi settoriali che talora intervenivano per esaltare i vantaggi di un'economia fortemente accentrata e perfino isolazionista. 9. Saraceno, nei saggi ripubblicati oggi e in altre manifestazioni di pensiero allora, leggero com'era da abiti spiccatamente partitici, poté dedicarsi senza. prevenzioni ideologiche alla ricerca dei nuovi flussi nei rapporti internazionali, e alla soluzione dei problemi che comportavano. Individuò gli aspetti essenziali e le implicazioni di una crescente componente esterna del nostro bilancio economico; ciò gli consentì di essere giustamente prudente nel giudicare le possibilità di dominio incondizionato del Governo sui piani interni di sviluppo e di perequazione; e ciò gli consentì la necessaria prudenza rispetto a quelli che si erano illusi sulla - 59 ·Bibliotecaginobianco -

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