Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

Sandro Petriccione localizzazione, mentre non ci si vuole, doman,dare se l'iniziativa prescelta sia il miglio,r modo di impegnare i fondi destinati al Mezzogiorno·. Nessuno può disconoscere l'importapza di iniziative, co-me quelle che sono· oggetto di polemiche attuali~ nel campo della siderurgia e della chimica di base e di trasformazione. ·Ma questi inte·rventi assolvono un ruolo nazio·nale e provocano o•ccupazio-ne e benefici che per la massima parte non si localizzano nel Mezzogiorno, tranne che nel periodo della costruzione degli impianti: finito il quale rimangono alcune migliaia di operai pronti per l'emigrazione. L'Italia si è andata costruendo in questi anni una :m-odema industria che le conse·nte di competere sui mercati internazionali a livelli di efficienza co·mparabili a quelli dei paesi più progrediti e - nel •campo· della raffinazione - di sostituire importazioni (e anche di sollecitare consumi), ma lo ha fatto attingendo· a piene mani dai fondi per il Mezzogiorno; fondi la cui destinazione no,n doveva essere meramente geografica, legata come essa era stata nel corso del dibattito• politico suscitato, dai meridionalisti fin dall'inizio di questo secolo, alla finalità di fare diminuire il divario tra No·rd e Sud non solo in termini di cavalli vapo•re o di torri di distillazione, ma soprattutto di benessere della collettività nel suo insieme. La contrattazione programmata può costituire l'o-ccasio-ne per ri- · condurre al suo significato originario la politica del Mezzogiorno, oppure può divenire puro strumento di mistificazione, deviando verso· dispute campa·nilistiche e clientelari, paludate co1 n ragio-namenti urbanistici e di tecnica della localizzazione, le aspettative e le speranze delle po·polazioni meridionali. Spetta a chi ancora crede nella programmazione e nello sviluppo del nostro paese far sì che a p-revalere sia la prima alternativa. SANDRO PETRICCIONE 42 Bibliotecaginobianco

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