All'ombra della Scienza carcerato viene offerta la « possibilità di studiare dragologia » e lui obietta che non crede ai draghi. La contro-obiezione dell'intendente del ca·rcere (,leggi: autorità costituita e aperta ai compromessi) è che non occorre credere alle cose per farle. La storia va avanti così: « E quando uno• ha una laurea in dragologia, che prospettive ha per il futuro? » « Bé: prima di tutto· deve fare un perio·do di pratica non retribuito durante il quale deve uccidere i tre draghi d'obbligo liberando altrettante princip•esse. Quindi, se paga e se ha qualche buona raccomandazione, viene automaticamente insignito del titolo di baronetto. Il quale titolo non comporta uno stipendio, bensì il diritto di partecipare al concorso a un posto di barone tutte le volte eh-e un barone in carica muoia senza eredi le·gittimi o designati. Infine la vittoria di un concorso baronale gli assicu,ra la cattedra di dragologia all'Università. Cosa ne dici? » Risponde allora il nudo e perplesso prigioniero : « Mah... certo che p·rospettata così, sembra così allettante ... » C'è lo stacco di una vignetta e la frase conclude « •.. la contestazione ... ». La citazione non è fatta a caso. « Mondo Domani » ha dedicato grande impegno p·roprio alla comp-rensione ed all'aggancio della contestazione studentesca e, in genere, giovanile. È fuor di dubbio c~e i giovani abbiano ragione a criticare quanto con ingenua trasparenza è oriticato in questa storiella. Ma c'è un'altra parte del movin1e·nto di contestazione che si rifà - se dobbiamo stare ai fatti - ad una s.pinta cieca e preconcetta, più simile alla guerra santa che alla azione politica. L'esame dei documenti di questi gruppi dimostra che il nucleo è antistorico, •come nel caso del movimento anarchico. Gli anarchici capovolgono la prospettiva storica e considerano come scontato punto di partenza - l'uomo anarchico, capace di assoluta autodisciplina - quel che è invece un lontanissimo e forse impossibile punto di arrivo. La tattica appare dunque di stile religioso più che politico; si vuole abbattere « il sistema », qualsiasi sistema che contenga un alto e un basso, e c'è una fede stupefacente in ciò che verrà « do1 po ». E chi è spinto da questa fede muove co·n affermazioni acritiche, ripetute fino all'ipnosi, ma prive di articolazioni logiche e di adesione allo sviluppo del reale. In apparenza si tende a una soluzione simbolica che in qualche modo do·vrebbe sovrapporsi alla storia. Naturalmente la premessa antistorica serve poi - ai gruppi che la ritengono - ad operare ed a scrivere, così, una storia. Nel caso del-· l'Università e degli Istituti scientifici di Napoli c'è una storia particolare. Colo·ro che aderisco110 a obiezioni di carattere g-enerale contro la radicale « ingiustizia » del prevalere, co.munque, di un uomo su un altro uomo1 , di frequente giungo-no alla conseguenza che nessuno può 147 ·Bibliotecaginobianco -
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