Riccardo Perissich L'allargamento quindi aumenta enormemente la necessità di un ripensamento e, entro certi li1niti, ne fornisce l'occasione; ma non ne è la causa determinante. L'adesione britannica è oggi nell'interesse della Francia, poicl1é le consente di trovare un appo,ggio in caso di eocessivo 1 aumento· della potenza tedesca; è nell'interesse della Germa11ia, che sarebbe al sicuro da ogni pericolo di predominio· francese e che, d'altra parte, secondo le parole di Bran·dt, po1 trebbe evitare la sco-moda posizione di vedere l'equilibrio- comunitario trop·po, sbila11ciato a proprio favore; l'allargamento è inoltre voluto dall'Italia e dal Benelux, per fugare ogni pericolo di egemonia franco-tedesca; è nell'interesse di tutti i Sei, per dare alla Comunità le dimensio·ni e la forza adeguata alle sue responsabilità; p·uò essere allettante per coloro che vogliono una maggiore indipendenza dall'America, po1iché renderebbe più credibile l'ipotesi di un'Europa autono,1na; è voluto da molti filo-a1nericani, che fidano sulla moderazione della politica britannica. L'elenco, larga1nente paradossale, di queste interpretazioni (che del resto si trovano, variamente combinate fra loro, su tutti i giornali) non è solo un gioco intellettuale. Esso consente alcune constatazioni. La prima è che la spinta all'allarga1nento non trova la sua origine ~ollo nelle 11ecessità britan11icl1e, e non è quindi un grazioso dono dei continentali, n1a ancl1e e soprattutto nelle esigenze e nelle contraddizioni dei Sei. Inoltre dimostra cl1e la Gran Bretagna è già ora un elemento condizionante dell'equilibrio comunitario. Infine pare chiaro il fatto che l'allargamento non dice in sé nulla sul tipo di struttura comunitaria cl1e ne dovrà scatt1rire. Questo è invece l'elemento qualificante che dipende dal disegno politico che i Sei e i candidati elabo,reranno dt1rante il negoziato. La Comunità a Sei era riuscita a mantenere un precario equilibrio, già oggi in crisi, nel quale un negoziato intergovernativo riusciva ad assumere alcuni caratteri di un si,stema decisio,nale comune. Da u11 lato la spinta -dei nuo·vi problemi, dall'altro il passaggio da sei a dieci renderanno impossibile la conservazione di questo equilibrio. Una possibile direzione di sviluppo consiste nella ricerca di un nuovo equilibrio intergovernativo che i11tegri la Gran Bretagna nel di• segno di una comunità guidata dall'asse franco-tedesco. E' l'idea del « direttorio », pii1 volte evocata come uno spettro, ma a ,cui alcuni se~tori francesi, brita11nici, ed anche tedeschi non sono insensibili. Al di là della valutazione di ordine « democratico », vi è però da rilevare che si tratterebbe di un diretto,rio, solo di nome. In effetti esso co,prirebbe una serie di accordi e i11teressi bilaterali e spesso• contraddittori 112 Bibiiotecag inobia·nco
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