.. La Costituente europea questioni in sospeso, le riforme da effettuare e i p·assJi fu~uri, nel quadro della Comunità ampliata. Il secondo consiste nel discutere tutti i problemi nel corso dei negoziati, che assumerebbero così il carattere di trattative glo,bali sul futuro dell'Europa. La critica che si può fare alla seconda ipotesi è evidente. Cercando di discutere tutto si rischia di entrare in un caos senza via d'uscita e di irrigidire le varie posizioni nazionali; su ogni dettaglio la trattativa si perderebbe in interminabili cavilli, che aprirebbero in continuazio·ne i problen1i politici di fondo e rin1etterebbero in discussione gli accordi già raggiunti. Il fro,nte dei Sei sarebbe sottoposto ad una pressione insoste11ibile, col risultato di irrigidire la posizione francese; con i Sei indeboliti, gli stessi negoziatori britannici sarebbero meno disposti a fare concessioni e comunque sarebbero pit1 scoperti di fronte agli attacchi dei loro oppositori interni. Si rischierebbe così di far crollare non solo il negoziato, ma tutta la costruzione comunitaria. La prima ipotesi è più promettente. Essa è sostent1ta ufficialme11te dal governo britannico e non è mai stata respinta dai Sei. T'uttavia, nella sua apparente semplicità, essa contiene un equivoco di fondo. Dire che si discuterà l'essenziale per poi risolvere tutti gli altri problemi nel quadro delle istituzioni a Dieci, implica un elevato grado di volontà politica già acquisito, le idee abbastanza chiare su ciò che deve essere fatto e un accordo su come devono funzionare le istituzioni comuni. Resta cioè da spiegare perché, in mancanza d:i u11 chiaro quadro politico, dovrebbe essere possibile risolvere nel seno c~lla Comunità ampliata, questioni che non })Ossono essere affrontate nell'ambito del negoziato. Come se si giocasse con un accordo politico che ancora non esiste, ben sapendo, tra l'altro, che almeno u11Odei governi interessati (quello fra11cese) è pronto in ogni n1omento a far crollare l'illusione proclamando che « il re è nudo ». Percl1é la tesi del « negoziato minimo » possa avere successo, è necessario che essa sia corredata da tre condizioni: un cl1iarimento politico di fondo sul futuro della Comunità: t1n accordo sui tempi e le priorità (anche se non ancora sui contenuti), per affrontare in seno alla Comunità allargata i problen1i di riforma (agricoltura) e le successive tappe dell'integrazio,ne economica (unione eco11omica e monetaria); un accordo sulle procedure e i meccanismi istituzionali necessari per rivedere le decisioni già prese, elaborare le nt1O,vepolitiche comuni ed impostare i successivi passi dell'integrazione. Poiché tutto dipende da t1n chiarimento politico, è utile osservare ora la posizione dei tre paesi che avrannd un peso determinante sugli svilt1ppi futuri. 109 · · iblioteca.ginobianco -
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