Nord e Sud - anno XVII - n. 127 - luglio 1970

1 Pescara, L'Aquila e dintorni 3) Comprensorio di sviluppo integrato intensivo di Ortona, Lanciano e Vasto, a componente motrice plurisettoriale. 4) Comprensorio di svilitppo integrato intensivo del Fucino a componente motrice primaria e secondaria. Co,mprende il territorio a più alta vocazione agricola della regione e più precisamente tutto il territorio gravitante sulla conca del Fucino. 5) Comprensorio di sviluppo integrato• intensivo di Aquila, a componente motrice terziaria, dovuta alla presenza della città de L'Aquila, che è il più importante centro storico e amministrativo della regione. 6) Cornprensorio di sviluppo integrato della Valle Peligna, a componente motrice primaria e terziaria tendenzialmente plurisettoriale. 7) Comprensorio di sviluppo integrato del Sangro, includente i bacini dell'Aventino e del medio e basso Sangro, a componente motrice primaria e terziaria. 8) Comprensorio di svilitppo integrato interregionale del Trigno, comprendente il territorio abruzzese e molisano a cavallo del fiume Trigno, a componente motrice primaria e terziaria. 9) Comprensorio di sviluppo integrato interregionale dell'alto Sangro, comprendente il territorio abruzzese n1ontano che gravita sulla conca di Castel di Sangro, a prevalente componente motrice terziaria. Così delineato· l'assetto territoriale della regione, dovrebbero venire automaticamente a cadere certe inutili dispute come quella sul capoluogo; disputa che, malgrado la sua futilità, è riuscita a paralizzare l'attività del CRPE. È un fatto che 110n può non considerarsi grave e tanto più in una regione cl1e presenta tanti, annosi, e ben più seri proble1ni. Ed è un fatto tanto più grave se si pensa che il ruolo di capoluogo è essenzialmente una questione di prestigio fra due città: L'Aquila (appoggiata da Teramo) e Pescara (appoggiata da ·Chieti), fra le quali per tradizioni e storia ben diverse, non è mai corso buon sangue. La disputa dura almeno da un ventennio e varie sono le argomentazioni che le due città usano per far pendere la bilancia dalla propria parte. In particolare, L'Aquila tenta di far valere i titoli cl1e le derivano dalla tradizione; Pescara quelli che le deriverebbero dalla sua vitalità economica. E in questa disputa, rattristante per la sua futilità, chi ne paga le spese è l'intera regione che non riesce a darsi un piano economico, dal momento . che quello appro·ntato nel '67 non è stato, nemmeno esaminato. dai membri del CRPE e quello successivamente commissionato al CRESA (Centro Regionale di Studi e Ricerche ,per lo sviluppo Econo 1 n1ico e Sociale dell'Abruzzo) giace nei cassetti dal settembre scorso ( 1969). La rivalità, oltre ad essere anacronistica, è, ci sia consentito, anche ridicola 95 Bibiiotecag inobianco

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