Nord e Sud - anno XVII - n. 127 - luglio 1970

.. Pescara, L'Aquila e dintorni Esiste, però, l'esigenza di prevedere, in base allo sviluppo industriale e delle altre attività produttive, che una maggiore q·uota ·della produzione di energia elettrica possa essere utilizzata in Abruzzo. Idrocarburi. Accanto al « carbone bianco », come anche viene chiamata l'energia elettrica, esistono nella regione buone possibilità ancl1e 11el campo dei gas naturali. Il primo ritrovamento del gas metano in Abruzzo e le sue prime utilizzazioni industriali sono avvenute nel Teramano da parte della Montecatini in località Cellino Attanasio. Anzi i metanodotti CellinaTeramo e quello Cellina-Bussi hanno costituito le prime realizzazioni del genere in Italia meridionale. Il primo ( 18 K1n.) l1a una potenzialità, per usi civili e industriali, di circa 30 milioni di mc. di gas all'anno; l'altro (87,5 Km.) distribuisce il gas alle provincie di Pescara (50 1nilioni di mc.) e Chieti (4 milioni di mc.) mentre altri 20 milio,ni di 1nc. vengono utilizzati dalla Mo11tecatini a Bussi. Successivamente a questi ritrovamenti, sono stati rinvenuti i ben più copiosi giacimenti fra Cupello e Sa11Salvo presso Vasto con una capacità di prod11zione di circa 2 milio11i di mc. al giorno. Questo giacimento, affidato all'AGIP Mineraria, è il punto •di partenza di un metanodotto (di 241 Km.) della SNAM cl1e convoglia i1 n parte il gas fino a Rieti, Terni e Roma. ln sintesi, dunque, si può affermare che la situazione energetica della regione è senz'altro positiva. L'acqua. Forse se c'è una cosa che non manca in Abruzzo è l'acqua. Il « Progetto di piano regolatore generale degli acquedotti » pubblicato nel 1967 8 , prendendo come base la popolazio11e residente al 1961 ed effettuando previsioni di popolazione al 2015, determina il fabbisogno idrico per uso civile nei vari comuni prevedendo una necessità di 100 litri per abitante al giorno per le case sparse; di 400 1. per i centri superiori a 100.000 abitanti e di 750 per le « grandi città ». In base a queste co,nsiderazioni, già oggi, la quasi totalità dei comuni abr11zzesi presenta disponibilità di acqua che superano il fabbisogno• previsto al 2015, anche perché, è giusto precisarlo, si tiene conto, nelle previsioni, della tendenza alla diminuzione della popolazione. Solo- i capoluoghi di provincia, dove naturalmente i bisogni sono maggiori anche perché devono soddisfare tutta una serie di « servizi » oltre che di person.e, presentano nes Cfr. Supplemento straordinario alla « Gazzetta Ufficiale» n. 148 del 15 giugno 1967. 75· s·ibiiotecaginobianco

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