... Antonino Répaci bato la coscienza di niolti: a Milano mancava la causa che agiva nel resto d'Italia » 12 • Si farneticò di complotti clerico-sociali-:radicali, ma si tratta del solito ritornello· degli Stati polizieschi, che vedono complotti ovunque v'ha segno di protesta. E giustamente il De Viti De Marco, il quale escludeva la sussistenza di un complotto, osservava: « Ma anche concesso il complotto, esso è l'effetto della preesistente organizzazione delle forze in rivolta... Ché anzi, la p·ossibilità del complotto supp,one uno stato più avanzato del malcontertto popolare, significa che il malcontento è entrato nel periodo cronico dell'organizzazione » 13 • Di qui la diagnosi di questo eminente economista, che conserva tut-. tara validità e che merita di essere ricordata: « Milano racchiude una società a tipo industriale dei più avanzati, e presenta in modo spiccato i tratti di una organizzazione inditstriale, cioè avversione al militarismo e all'accentra1nento bitrocratico. Un popolo dato all'industria, intento con successo alla prod·uzione, all'accumulazione del capitale è anche il popolo meglio adatto ad apprezzare l'alto sig·nificato del lavoro produttivo delle in.dustrie private comparato con quello delle intraprese pubbliche. Un operaio varrà agli occhi sitoi più d'un soldato, un opificio piiL di itna fortezza e d'un monumento, una nave mercantile più d'una corazzata, itn porto piit d'una ferrovia strategica, una macchina più d'un cannone da 100! Così da parecchi anni Milano è diventata il centro politico di resistenza contro le spese militari esorbitanti, le sterili conquiste coloniali, la politica grandiosa, l'accentramento, il conseguente crescere delle imposte schiaccianti. Questo spirito è generale di tutti i ceti e di tutti i partiti; esso ha penetrato tittta la società lombarda, e forse la borghesia industriale non meno della democrazia sociale, i conservatori non meno dei radicali. Ora si è inculcato e va entrando nel convincimento generale che il militarismo rnette capo alla Corona, e pre11da da ciò una forza che turba l'equilibrio delle altre forze parlamen.tari; e che la 1v!onarchia vada sempre più diventando, contro le tendenze moderne e liberali del nuovo Stato, una istituzione n1ilitare ... Così il sentimento antimilitare è diventato poco alla volta antimonarchico » 14 • In questo clima dunque nacque e in questo humus maturò l'attentato di Gaetano Bresci. Le leggi liberticide, l'ostruzionismo parlamentare e tutti gli strascichi politici e giudiziari di questa poco edificante 12 A. DE VITI DE MARCO, Op. cit. a nota 5. 13 Ivi. 14 I vi. 114 Bibiioteèaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==