Nord e Sud - anno XVII - n. 126 - giugno 1970

Giulio Picciotti anime ... ». Pio XII parlò in qt1ella occasione di « liste », la circolare della Sacra Congregazione parlò di « lista », ma il significato di indicazione in favore della DC era chiaro, e tale risultò dall'azione di propaganda delle parrocchie e delle comt1nità religiose. « Era chiaro che la DC per il suo programma, chiaramerite ispirato alla dottrina sociale della Chiesa, e per i suoi dirigenti o uomini più in vista, che o avevano fatto parte del vecchio Partito Popolare o provenivano dalle associazioni cattolicl1e, specialmente dall'Azione Cattolica, era l'unico partito che adempiva le condizioni che i cattolici ponevano nel dare il proprio voto ad un partito politico. Infatti l'indicazione dei vescovi e dei parroci fii di votare per la DC ». Il decreto di scomunica dei con1unisti da parte della Sacra Congregazione dell'Uffizio sarà dell'anno successivo, 1 ° luglio 1949: « A questa Suprema Sacra Congregazio11e sono stati fatti i seguenti quesiti: 1) se sia lecito iscriversi ai Partiti Comunisti o dare ad essi appoggio; 2) se sia lecito pubblicare, diffondere e leggere libri, periodici, giorntili o ·fogli volanti, che sostengano la dottrina o la prassi del comu11ismo, o collaborare in essi con deg.Ziscritti; 3) se i fedeli che compiano consapevolmente e liberamente atti in cui ai nn. 1 e 2 possano essere ammessi ai ·sacramenti; 4) se i fedeli che prof essano la dottrina del comitnismo, materialista ed anticristiana, ed anzitutto coloro che la dif end on o o se ne fanno propagandisti, incorrano ipso facta, come apostati della fede cattolica, nella scomunica i11n1odo speciale riservata alla Sede Apostolica. Gli em.mi e rev.mi Padri, preposti alla- tutela della fede e dei costumi... hanno decretato che si rispondesse al 1° - negativamente: il comunismo, infatti, è materialista e anticristiano; i dirigenti, poi, del comu11ism.o, benché a parole dichiarino qitalche volta di non combattere la religione, di fatto, però, con la teoria e con l'azione, si dimostrano ostili a Dio, alla vera Religione ed alla Chiesa di Cristo; al 2° - negativamente_· perché proibiti dallo stesso diritto canonico (can. 1399); al 3° - rzegativamente_· secon.do i principi riguardanti il rifiuto dei Sacramenti a coloro che non hanno le necessarie disposizion.i; al 4° - affermativamente ». · Le voci di critica e di protesta furor10 tali che fu lo stesso Vaticano a preoccuparsene. Così « l'Osservatore Romano » il 16 luglio negava che si parlasse nel decreto « di partito, di politica, di economia comunista, ma di comunis1no idea, dottrina, dialettica, costume », pur quando il testo del decreto era sotto gli occhi di tutti. Ma la decisione del S. Uffizio implicava aspetti cui la Chiesa era particolarmente sensibile: l'esclusione dai Sacramenti portava con 16 Bibiiotecaginobianco

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