Nord e Sud - anno XVII - n. 125 - maggio 1970

Il Patto violato rispannio annuo di 16-17 miliardi di rubli. La riduzione degli effettivi 1nilitari non avrebbe tuttavia indebolito la potenza dell'URSS. « L'Unione Sovietica ha accun1.ulato la quantità necessaria di armi atomiche ed all'idrogeno ... Il nostro Stato possiede potenti missili. Con l'attuale sviluppo della tecnica militare, l'aviazione e la marina da guerra hanno perduto la loro precedente importanza. Queste armi non vengono ridotte, bensì sostituite» 13 • Questa situazione di parità con gli USA era la migliore garanzia che le superpotenze avrebbero evitato un conflitto nucleare per le conseguenze catastrofiche che un simile conflitto avrebbe avuto per entrambe. Persisteva, tuttavia, il pericolo di una guerra classica e, poiché sarebbe stato troppo dispendioso curare sia il settore degli arman1enti nucleari che quello delle armi convenzionali, i sovietici dovettero ricorrere, per quest'ultimo, alla collaborazione degli alleati. Infatti, è proprio in questo periodo che il Patto di Varsavia comincia a funzionare più intensamente. Nel 1961, si svolsero le prime manovre congiunte, che, alternandosi ad esercitazioni comuni, divennero sempre più frequenti. Anche sul piano dell'assistenza si moltiplicò il volume delle forniture militari. Le armi in dotazione degli alleati furono sostituite con armi più moderne e fu accentuata la standardizzazione dei modelli allo scopo di semplificare la produzione e l'approvvigionamento. « Esiste, infatti, un solo tipo di carri leggeri, 2 di medi e 2 di pesanti. Un solo modello di pistola-mitragliatore, di fucile, di mitragliatrice leggera e pesante e di lanciamissili anticarro. La totalità delle artiglierie è di fabbricazione sovietica, le munizioni ed i calibri uniformati al massimo» 14 • Negli ultimi anni, i sovietici hanno fornito agli alleati anche armi nucleari adottando il sistema della « doppia chiave», hanno fornito cioè i vettori ma non le ogive, di cui conservano il controllo esclusivo. Nel fornire l'assistenza militare agli alleati i sovietici hanno seguito una politica di aiuti differenziati, sicché è possibile distinguere all'interno del Patto due gruppi di paesi. Il primo, che comprende gli Stati dell'Europa centro-settentrionale - RDT, Cecoslovacchia e Polonia 15 - a causa della posizione strategica che gli deriva dalla vicinanza con i paesi della NATO, è quello che ha le forze armate meglio equipaggiate e più addestrate. L'altro gruppo, invece, comprendente Bulgaria e Romania, è stato in un certo senso trascurato, poiché questi 13 ibid. 14 POURICHKEVITCH, op. cit., pag. 783. 15 Dopo il riconoscimento del governo di Bonn da parte della Romania, questi paesi hanno dato vita ad una sorta di « triplice alleanza» collaterale al Patto. 95 BibliotecaGino Bianco

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