FRONTIERE L'affare Patrascanu di Enrico Vitiello La riabilitazio·ne delle vittime dello stalinismo si è co,nclusa appena qualche anno fa e già co,mincia a gravare sull'Europa orientale la minaccia di nuovi processi po1,itici. Il paese più direttamente minacciato è la Cecoslo,vacchia, do,ve è in atto il tentativo di rivalutare gli anni 'SO (sintomatico è l'artico,lo d,el « Rude Pravo» che si intitola, appunto, Riparliamo degli anni '50) e dove continua inarrestabile l'epurazione degli esponenti della « primavera » praghese del partito comunista. Dopo il periodo di «normalizzazione», la Cecoslo,vacchia è entrata, in vista della « ricostruzione », nella fase di consolidamento. In una seduta del Comitato· Centrale, il segretario del PC, Husak, cercò di dare assicurazione che no,n si sarebbe più tornati al clima tragico degli anni 'SO, dichiarando: « Il nostro partito non si abbassa ad inscenare falsi processi ed a muovere false ·accuse contro i no,stri avversari politici ». Ma la situazione attuale, con l'esilio di Dubcek:, l'espulsione, prima dagli organi dirigenti e po,i dal partito, dei leaders del « nuo·vo, corso » e adesso anche di quadri intermedi e di semplici militanti di base, non induce certo all'ottimismo. La recente involuzione della situazione politica in Cecoslo,vacchia, anche se non si svilupperà nella direzione temuta, richiama alla mente le « purghe » ed i processi che sconvolsero i paesi dell'Est all'inizio degli anni 'SO e le riabilitazio,ni che seguiro.no. o,ltre dieci anni più tardi, all'epoca della destalinizzazione. Può essere quindi interessante riproporre il caso· del comunista romeno Patrascanu, la cui riabilitazione, co,me vedremo, ha segnato una ta-p·pa importante nell'evoluzione politica della Romania. · La politica del « fronte nazionale» messa in atto dai ca-munisti nei paesi dell'Europa Orienta.le nell'immediato dopoguerra no,n resistette all'acuirsi della tensione fra Unione Sovietica e governi occidentali. La conquista del p·otere da parte dei comunisti mise fine al periodo di collaborazione coi partiti « borghesi ». L'operazio 1 ne si svolse secondo uno schema pressoché unico, applicando quella che Rakosi definì « la 66 BibliotecaGino Bianco
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