Bruno Lauretano Vanno additate da un lato alcune attività sperimentali: così un esperimento di applicazione delle teoniche dell'istruzione programmata, ct1i nell'anno scorso hanno partecipato, in rap1 porto all'insegnamento della matematica, 17 prime classi a tre livelli (classi sperimentali, classi di . controllo normalizzato, classi di controllo non-normalizzato); così pure un esperimento, svolto però solo a livello preliminare, mirante ad accertare la perduranza di certi residui strutturali nei disegni dei ragazzi. Vanno additate d'altro lato alcune iniziative, che si possono definire latamente comunitarie: la segreteria telefonica, affidata a due allieve incaricate di fornire telefonicamente notizie sugli assegni ai compagni assenti, e il Senato scolastico, formato dai rappresentanti delle classi,· eletti democraticamente e chiamati ad esprimere il loro parere su tutti i problemi della vita della Scuola. La Scuola usa chiudere annualmente il suo ciclo di attività con alcuni grossi episodi culturali. A conclusione dell'anno 1967-68, è stata allestita « la mostra a scuola », una mostra d'arte d'avang11ardia, in cui erano rapp 1 resentate alcune delle più avanzate tendenze nel campo delle arti figurative. Nell'anno 1968-69, è stata la volta del « concerto a scuola». Si è trattato di un concerto di musica strumentale, eseguito dall'orchestra « A. Scarlatti» di Napoli, diretta dal maestro Massimo Pradella, e ,di un concerto di folkniusic. Ciascuna di queste iniziative ha avuto una messa a punto in una tavola rotonda, animata da esperti di varia competenza (rispettivamente « Pedagogia della creatività » e « Scuola musica viva »), ed è valsa a trasformare la scuola in autentico centro di cultura e di promozione civile, tendente ad opporre al feticismo -dei musei e al ritualismo delle sale di · concerto, il comportamento di un pubblico nuovo, quello dei ragazzi di p·eriferia, cui è stata offerta la possibilità di un accostamento alla « grande» cultura e ai diretti operatori di essa (artisti, esecutori, direttore di orchestra). Le attività intellettuali, nella Scuola « Marotta », vengono co,ntrobilanciate da quelle sportive, come è dimostrato dallo ,sviluppo sui due versanti del doposcuola. In tale direzione trovano giustificazione anche alcune iniziative extra-scuola. Va notato infatti che nello scorso febbraio un gruppo di 21 allievi ha soggiornato per 10 giorni a Roccaraso e svolto un'attività ricca e variata (scuola di sci, attività di tempo libero, animazione). Una tale molteplicità di iniziative non ha nulla di composito e di eclettico, in quanto è alla base di esse un'invariante pedagogica, riassumibile nella formula della « pedagogia della creatività espressiva». Si tende infatti a decondizionare gli allievi da tutti gli schemi repressivi, a stimolarne le cap·acità espressive e creative a tutti i livelli: seminario di produzione poetica, seminario d'arte, seminario di drammatizzazione, attività sportiva e libera invenzione di posture e movimenti, libera espressione del proprio punto di vista nelle tavole roto 1 nde, nei dibattiti, nelle riunioni del Senato scolastico. Una « pedagogia della creatività» trae ragione dall'idea che il supremo dovere morale e la suprema felicità consistono nell'esprimere se stessi, nel realizzare le prop·rie capacità creative, e che compito dell'educazione è appunto quello di stimolare e incentivare tali capacità. 58 Biblioteca Gino Bianco
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