Nord e Sud - anno XVII - n. 124 - aprile 1970

·' Regioni e politica di piano I · nalizzate al raggiungimento di determinati obiettivi e la cui validità va misurata sul metro del raggiungimento degli obiettivi stessi, l'attività di go1 verno viene in pratica ad essere considerata e impostata nel quadro di uno schema, sia pure ancora per molti versi implicito, di applicazione ,dell'analisi dei costi e dei benefici. D'altra parte, per quanto più .direttamente riguarda il problema di una corretta partecipazione delle regioni all'attività -di pro·grammazione economica, l'elabo,razione dei« programmi di promozione» e ,dei· « progetti sociali » consente di indiv.iduare immediatamente alcuni particolari contenuti della collaborazione tra organi centrali e regionali. Infatti, i « progetti sociali » ,devono essere funzionalmente. collegati ai piani settoriali (o, in qu·esta fase, ai « programmi di promozione»), nel senso che solo un certo gruppo ,di interventi diretti ,della pubblica amministrazione (« progetti sociali ») risulta compatibile con i piani settoriali prescelti, e, fra i « progetti sociali » risultati così compatibili, solo alcuni si presenteranno come quelli meglio in grado di contribuire al successo) dei piani settoriali. Inoltre, i « progetti sociali » dovranno per loro natura essere dettagliati quanto me·no a livello regionale, proprio per il loro carattere di p,rogetti operativi pronti per essere attuati in ogni loro dettaglio. Le regioni dunque, nel collaborare alla definizione dei piani settori·ali, collaboreranno anche, in modo coordinato, alla definizione ,dei programmi ,di intervento diretto delle strutture pubbliche; mentre, dalla preventiva definizione del quadro di sviluppo settoriale e del complesso degli specifici interventi pubblici sul territori<;>t,rarran·no gli elementi indispensabili per potere inserire in m.odo costruttivo le loro attività in quelle più vaste -del sistema nazionale di programmazione. 5. Su un punto ancora è necessario soffermarsi: quello della partecipazione delle regioni alla « contrattazione programmatica». L'introduzione di elementi negoziali nei rapporti tra lo Stato ed i centri autonomi di decisione (ed in primo luo1 go le imprese) è stata inaugurata un paio di anni fa, è rapidamente entrata in crisi col deteriorarsi della situazione politica e col conseguente venir meno di una effettiva capacità di contrattazione politica da p·arte dell'operatore pubblico, ed è stata quindi recentemente rilanciata dal « Progetto 80 ». . Non vi è dubbio che un organo quale la Regione - portatore al contempo di una migliore conoscenza dei problemi e delle possibilità locali, del potere di rappresentanza politic·a delle popolazioni 31 - Biblioteca Gi ·o Bianco • -

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