Nord e Sud - anno XVII - n. 124 - aprile 1970

Alfredo Testi premesse) per la realizzazione dei nec.essari processi di ristÌutturazione delle attività agricole. Ma se è questo il reale rapporto di causalità cl1e intercorre tra lo sviluppo d.ei diversi settori, sembra dun'.que giunto il momento di dedicarsi allo studio sistematico delle leggi attraverso cui si svilupperà nei prossimi anni il sistema industriale del nostro paese. L'elaborazione del nuov-o, programn1a nazionale dovre,bbe perciò offrire un'occasione da non mancare per dare un concreto avvio alla elaborazione dei piani settoriali, basati st1 accurate e sempre più analitiche indagini sulle prosp·etti,,e e le condizioni di crescita dei singoli comparti industriali e dei connessi processi di trasfo,rmazione e potenziamento delle attività di servizio. Sarà infatti solo dalla disponibilità di tale materiale conoscitivo che, ristabiliti i giusti rapporti di causa ad effetto, si potranno desumere le reali possibilità di produrre le necessarie trasformazioni strutturali anche all'interno, del settore agricolo. Queste considerazioni, anche se di portata generale, interessano in modo particolare sia il Mezzo,giorno n·el suo complesso, sia le singole regioni che ne fanno parte. Il Mezzogiorno infatti potrà per tale via vedere riferiti a precisi programmi di trasfo,rmazione e di crescita dell'apparato produttivo - la cui realizzazione, dimostrata come possibile, ra1 p1 presenti anche uno specifico impe,gno dell'operatore pubblico - la fissazione degli obiettivi generali e particolari preposti al suo svilup•p.o, con particolare riguar.do al pro·blema d·ella redistribuzione delle forze di lavoro tra i settori agricolo ed extraagricolo e qt1indi della creazione di nuove occasioni di occupazione 1 • Le singole regioni meridionali, d'altro canto - attraverso l'esaltazione della priorità logica del momento settoriale, e la riaffermazione della preminenza dell'istanza centrale quale -elemento unificatore e propulsore de1 processo di sviluppo e dell'attività di pianificazione - potranno co1 gliere il duplice risultato, da una parte, di meglio e più concretamente inserirsi nella elaborazione ed attuazione del piano e della sua articolazione regionale, e ,dall'altra, di salvaguardare l'effettiva tutela delle proprie aspirazioni inserendole, . al di là di una astratta e superficiale agitazione di slogans « rivendi1 Ciò consentirebbe, tra l'altro, di definire in modo realistico il dimensionamento d~i territori di concentrazione delle attività produttive, e quindi di rendere più facile la scelta, coraggiosa, ma ineluttabile, di identificare un numero limitato di aree da attrezzare adeguatamente per lo sviluppo industriale in armonia con le indicazioni della pianificazione territoriale. ' · 28 Biblioteca Gin·o Bianco

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