Nord e Sud - anno XVII - n. 124 - aprile 1970

I I nuovi insegnanti Lo studio del diritto non assumerebbe, poi, 11na vera dignità di completezza senza una conoscenza ·dei principi di fondo (e tra questi quello di induzione, cui necessariamente ·si allaccia una sentenza di processo indiziario) su cui p,oggia l'edificio matematico. La frattura tra scienza e filosofia e l'abbinamento della filosofia alla storia, sfa·sando l'arco unitario del pensiero· in direzioni fragili, ha determinato l'abbandono della storia della scienza negli istituti seco·ndari e superiori del paese ed ha portato la logica in po,sizione subalterna: con Leibnitz nacque p·er la p1 rima volta l'idea della logica matematica (logica simbolica) che permette 1 di tradurre, mediante segni (simboli), le op·erazio1 ni mentali in regole di calcolo sui segni stessi. Ma la nostra scuola non ha preso in considerazione il contributo dato alla logica, come scienza, da grandi matematici e filosofi con1e Boole, Peano, Russell, Hilbert, nomi che i nostri giova·ni di liceo ignorano completamente, mentre ricordano i « ·minori » ,del1 la sto1 ria letteraria, in ·modo pedantesco pretesi dai docenti. La stessa filosofia e la psicolo 1 gia sono• state ridotte a concentrazioni •di tipo catechistico, ·come si rileva ascoltando i giovani agli esami di maturità. La pedagogia e la didattica marciano, sotto la guida dei Centri Didattici, godenti della più straordinaria autonomia di gestione e finanziaria, c·ari al mondo cattolico fino al punto che· quando l'on. Gaetano Martino provò a ficcarci il naso, si buscò una autore·vo1 le bastonata •da parte dell'« Osservatore Romano ». I pregiudizi contro la matematica hanno fatto p,erdere, dunque, la giusta fase di rivoluzione del p,ensiero. Ecco allora avverata la p·rofezia del Salvemini: « La politica scolastica del partito clericale non p·uò essere i,n Italia che 11na sola: deprin1,ere la scuola pubblica, non fare nulla per migliorarla o più largamente dotarla; favorire le scuole co,nfessionali con sussi,di pubblici, con sedi di esami, con pareggiamenti; rafforzata a poco a poco la scuola privata confessionale e disorganizzata la scuola pubblica, sopprimere al momento opportuno qt1esta e presentare quella come unica salvatrice •della gioventù ». 6) La preparazione e il reclutamento dei presidi e dei docenti. - Di fronte a questa diagnosi, vecchia ·di mezzo secolo, ma attuale, si deve avere il coraggio ,di cominciare. « Ci siamo, messi dal 1859 in poi, diceva il 18 dicembre 1867 il fisico ,cario Matteucci al Senato, a fondare licei e gin·nasi, e ci siamo, trovati senza 1 professori. Gli abbiamo dovuti pigliare dove erano e come erano. Gli abbiamo dovuti pigliare tra quelli che scrivevano articoli di giornale, e che avevano date prove debolissime di vero sapere; tutti poi n·on potevano d·are n·essuna p·rova di studi preparatori e di' attitudine vera ad insegnare, perché non esis.tevano Scuole 117 ·Biblioteca Gino Bianco

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