.. Argomenti giudice, un cancelliere, tre consulenti tecnici, e almeno due avvocati), non solo nella fantastica dovizia degli espedienti e delle argomentazioni difensive, ma principalmente nel fatto che la gran macchina del processo si muove in direzione non di uno scopo -di giustizia effettiva, ma di uno scopo di giustizia presunta, data dall'equazione algebrica tra le componenti dottrinali e giurisprudenziali delle tesi ·poste a confronto. Il regolamento di confini, lo spoglio sono, infatti cause sempre identiche e sempre nuove su cui si sono arrovellate generazio·ni di studiosi e di pratici, i quali di anno in anno hanno affinato e approfondito, le conclusioni in un processo di perfezionamento che praticamente non trova fine. Ed è singolare osservare l'andamento tortuoso di questa ricerca, il quale talvolta progredisce verso, lo scioglimento del nodo umano della questione, talaltra, co·me un pigro fiume che non vuole trovare foce, si ritrae dal suo oggetto, che è la giustizia da rendere ai contendenti, e indugia e si ravvolge in compiaciute volute. L'esuberante disponibilità di avvocati discredita il valore tecnico, la credibilità del conseguito titolo ·professionale, e ciò significa che, mentre chi deve farsi estrarre un dente entra generalmente nel primo studio di dentista che incontra, chi deve trovarsi un difensore in una causa d'ingiuria, non si accontenta del titolo di avvocato che vede scritto su tante targhe, ma vorrà e ricercherà « un avvocato buono ». Essen,do il solo titolo ben poco significativo, si chiederanno commendatizie all'opinio,ne pubblica e molti così finiranno 1 col bussare allo studio di qualche gladiatore delle Corti d'Assise di cui le cronache abbiano più insistentemente parlato, o di qualche luminare accademico, evasore del tempo pieno• e anche del tempo semi~pieno, o di qualche illustre expresidente; i quali tutti non si faranno scrupolo di accettare, facendoselo ben retribuire, il modesto incarico. Pertanto, l'esuberanza, lungi dal determinare una distribuzione egualitaria e a basso costo del lavo-ro, opera al contrario come fattore di ·più severa selezione e di rincaro, favorendo l'accentramento degli affari in pochi studi: in quelli, cioè, che possono contare, oltre che sulla capacità del professionista (e talora a prescindere da questa), su strumenti pubblicitari e di persuasione di dubbia lega. Questa distribuzione degli .affari, fortemente, anormalmente sperequata, si risolve in un altro fattore di disservizio. Mentre infatti l'avvocato oberato di cause deve di necessità, forzando i ruo1 li dei giudici e la compiacenza dei colleghi, distribuirle in un lungo arco di tempo, tutti gli altri avvocati nutriranno per le loro poche cause un attaccamento eccessivo e pregiudizievole, simile a quello· che si nutre per i figli unici; attaccamento dal .quale scaturìsce un'accentuata cavillosità, 83 .BibliotecaGino Bianco
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