Nord e Sud - anno XVI - n. 120 - dicembre 1969

/ Giornale a più voci mente « privilegiate», si è spostata a fare quadrato difensivo intorno al « diploma », che è poi generalmente quello di geometra o di ragio·niere, o di maestro. Nella vertenza provocata dall'Ordine dei Geometri, l'appiglio giuridico è la nuova denominazione di « maturità » adottata per la licenza tecnica, che non ne chiarirebbe il carattere di abilitante alla professio,ne. Ora, è vero che la recente estensione della qualifica di « maturi », prima riservata ai liceali, anche ai giovani delle altre scuo1 le, ricorda molto l'agire di quel tal frate che, o,gni venerdì, battezzava « pesce» una bella bistecca e poi la mangiava con coscienza tranquilla. È cioè una trovata molto ·all'italiana di demagogia facilona, se poi lascia che le cose vadano co·me prima, cioè male. Ma è anche vero che il deterioramento di un titolo di studio non dipende certo dal fatto che lo si consegua sostenendo un numero mino,re di prove nel contesto dell'esame finale. La crisi dell'istruzione professionale esiste, da tempo, e non è di oggi il suo scadimento qualitativo. Perciò, da parte di una categoria ·che, giudicata imparzialmente dall'esterno, appare tutta quanta vittima dei principi classisti che ·ancor oggi permangono nella scuola, questo puntiglioso confronto fra diplomi « vecchi» e «nuovi» non va accolto come un giudizio ,sul loro reale valore culturale e professionale, carente prima quanto e forse più di oggi, ma come espressione della volontà di difendere a tutti i costi un territorio di « caccia al lavoro». Insomma, con questo gesto, che ha posto chiaramente in discussione la validità di titoli di studio rilasciati dallo Stato, e quindi, scientemente o no, ha teso a compromettern,e l'autorità di garante dell'istruzione per tutti i cittadi1nJi,lo si è accusato, in definitiva, di aver inflazionato e reso meno « spendibile » una licenza scolasitica vista esclusivamente come bene economico acqt1istato, e direi « risparmiato » con fatti. Ma in questo campo l'e!'rore dei pubblici poteri è stato al contrario, 1a troppa acquiescenza verso la irrazionale richiesta di « nuove » - solo apparentemente nuove - possibilità di occupazione. È stato di non aver bloccato, con una politica di piano a medio e lungo tennine, le sollecitazioni settoriali e parziali fatte pervenire in alto dal piccolo cabotaggio dei clientelismi politici locali. Per insufficiente lun .. gimirianza, infatti, spesso sono state create scuole con finalità troppo specifiche e programmi troppo unilaterali, adeguandosi ad o·recchio alla economia tradizionale di questo o quel luogo, che poi talora si è trasformata del tutto o addirittu 1 ra è sconvolta dal confronto con i mercati europei. Per citare un solo esempio, nella contestatissima situazione della tabacchicoltura della Puglia, l'I,stituto di Leoce ad essa dedicato corre il rischio di divenire in breve tempo pleonastico. Sop:riattutto, la nostra è un'epoca in cui lo stesso rapidissimo mutarsi ed evolversi delle teonologie consiglia ormai, ovunque nel mondo, modelli scolastici tali per cui sia possibile innestare una preparazione specialistica intensiva, eventualmente rinnovabile a tempi ravvicinati anche più volte, su un'ampia piattaforma culturale, e tecnicc>-professionale in senso lato. 49 Bi.blioteca ino Bianco ...

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