Note della Redazione sul tipo di qitella che già era stata svolta per la Liguria. Bene. Dopo Napoli deve essere la volta di Potenza e, poi, uno ad 1,no, di tutti gli altri centri (e sono molti all'interno e al di fuori del Mezzogiorno) in cui la speculazione edilizia ha, con le ruspe, rivoltato il verde, le leggi, l'interesse pubbl'ico e tutto quanto potesse essere .di ostacolo alla « crescita» edilizia. Il problema di Potenza è quello tipico delle situazioni di caos urbanistico: da una parte la città sviltlppatasi senza verde, anzi ai danni di quello esistente, senza strade, senza parcheggi, « disuma11a, caotica, soffocante »; dall'altra parte, chi per questo tipo di sviluppo « ha accun1itlato ingenti ricchezze ». È anche la sittlazione tipica delle città 1neridionali dove, in n1ancanza di una capacità imprenditoriale che si diriga verso altre attività industriali, l'unico tipo di industria che riesce a « fiorire » è quella, comoda e senza rischi, delle costruzioni. Ma questo tipo di iniziative lasciate nelle mani di persone quanto meno prive di coscienza itrbanistica, dà i risultati che abbiamo visto. A questo poi si aggiunga, come ha detto un deputato socialista, l'on. Elvio Saltavore, che « ci sono anche fatti che non sorto coperti da alcu11a apparenza legale », me11tre « in linea di massima lo scempio urbanistico di Potenza è matu,rato in una miriade di accomodamenti, di varianti, di legalizzazioni a posteriori, di san,atorie ». È perciò indispensabile individztare quali sono i fini che regolano questa « ragnatela di accomodamenti » e quali i gruppi di pressione che esercitano in Basilicata il potere politico-amministrativo in termini di monopolio e sulle cui spalle ricade chiaramente gran parte delle responsabilità della -situazione attuale. In realtà non è un'indagine difficile; il difficile sta nell'avere il coraggio di «esplicitarne» i risultati. A qitesto proposito ci pare abbastanza significativo che la Democrazia Cristiana abbia preferito aprire la crisi al Comune e alla Provincia di Potenza piuttosto che accettare la proposta di inchiesta ministeriale avanzata dal PSI e fatta propria da altri partiti. ' • 43 - ,. BibliotecaGino Bianc •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==